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FORMULA 1
LA TECNICA – V8 4. PUNTATA
Se la McLaren non ride, chi se la passa
ancora peggio è la Ferrari, che passa dai
titoli iridati del biennio 2007/2008, al
ruolo di comprimaria del 2009. E per for-
tuna che in Belgio Kimi Raikkonen
agguanta una vittoria in extremis, altri-
menti il bilancio delle rosse sarebbe stato
ancor più deficitario. Di chi la colpa? Sicu-
ramente dell’affaire “diffusori”, che pren-
de in contropiede gli uomini di Maranello
e di regole poco chiare, che in molti inter-
pretano a loro piacimento, delle altalenan-
ti prestazioni delle gomme Bridgestone,
che non favoriscono di certo le vetture del
Cavallino e del destino, che si accanisce
contro la scuderia modenese
nel GP di Ungheria, dove
Massa rischia grosso.
Ma non solo. La F60, con la quale i tecnici
del Cavallino pensavano di poter puntare
al titolo, si è rivela una vettura di medio
livello, una monoposto da seconda-terza
fila, “plafonata”, un mezzo che nel corso
della stagione non sa crescere allo stesso
livello di Red Bull o McLaren. Una mono-
posto progettata in funzione del Kers, ma
afflitta da due gravi carenze di base: l’im-
possibilità di generare una buona depor-
tanza e di disporre di una adeguata
zavorra. Come nel caso della
McLaren, la Ferrari del 2009
paga inoltre a caro prezzo l’im-
possibilità di svolgere test nel
corso della stagione, il che,
unito alle carenze di base del-
la F60, impedisce agli
uomini in rosso di recitare un ruolo di pro-
tagonisti in tante, troppe circostanze. Sulla
scarsa competitività della F60 pesa infine
la decisione presa dai vertici di Maranello
di interrompere lo sviluppo della monopo-
sto ad inizio estate, quando era evidente
che sarebbe stato impossibile tentare un
recupero in extremis su Red Bull, Brawn e
McLaren.
FERRARI
UN SOLO ACUTO
1...,36,37,38,39,40,41,42,43,44,45 47,48,49,50,51,52,53,54,55,56,...90
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