Italiaracing.net Magazine - page 44

44
FORMULA 1
LA TECNICA – V8 4. PUNTATA
RED BULL RB5
MIGLIORE MA SECONDA
Con i se ed i ma non si fa la storia, ma se il mondiale fosse partito con regolamenti più
chiari e la Federazione avesse subito messo nal bando gli estrattori posteriori col “buco”,
considerati dalla maggior parte dei team illegali, con tutta probabilità la stagione si sareb-
be tinta di blu scuro, giallo e rosso, i colori della Red Bull. La monoposto che gli addetti
ai lavori sono concordi nell’indicare come la migliore vettura del 2009, se non addirittura
come uno dei progetti più innovativi degli anni 2000. Un modello di rottura tra le vetture
a gomme scanalate e le macchine della nuova generazione con gomme slick. L’ennesimo
capolavoro di Adrian Newey, il tecnico più pagato nella storia della F.1, ma anche il pro-
gettista più eclettico, che sa alternare vetture vincenti (vedi leWilliams-Renault del perio-
do d’oro o le McLaren-Mercedes del biennio 1998/99) a modelli disastrosi, che hanno
comunque nel loro DNA le stimmate dell’innovazione, della ricerca esasperata. Ebbene,
la RB5 appartiene alla prima categoria e come molte sue progenitrici è detentrice di solu-
zioni tecniche destinate a fare scuola. Vale lo stesso discorso fatto per la Brawn GP: fin
da subito Newey si rende conto che, per andare forte, nel 2009 occorre una vettura quanto
più leggera possibile e con tanta zavorra per ricercare l’assetto ottimale. Niente Kers, dun-
que, e una macchina ampiamente sottopeso. Una vettura che si dimostrata velocissima e
a suo agio tanto nel misto lento, che sul veloce, con una perfetta distribuzione dei pesi e
la migliore aerodinamica in circolazione.
RISPUNTA IL PULL-ROD
E L’ESTRATTORE COI FORI
Non solo. La RB5 è anche un progetto controcorrente, che riprende vecchi concetti tecnici,
che sembravano destinati al dimenticatoio, come le sospensioni posteriori “pull rod” o a
“tirante”, che non si vedevano in Formula 1 da una ventina d’anni. Newey rispolvera que-
sto cinematismo per liberare tutta la parte superiore del cambio e dare vita ad un retro-
treno quanto più pulito e basso possibile, con tutti i vantaggi di carattere aerodinamico
che ne conseguono. Per insidiare il monopolio di inizio stagione della Brawn GP ci vuole
un ulteriore passo avanti e l’introduzione del famigerato doppio diffusore posteriore, che
ha fatto la loro comparsa tra il GP di Montecarlo e quello d’Inghilterra, dove la Red Bull
ha portato una versione profondamente rivisitata della RB5, con un nuovo musetto, un
estrattore posteriore modificato e un nuovo disegno delle sospensioni posteriori. Un radi-
cale make-up che ha letteralmente messo le ali ai piedi di Vettel e Webber e riaperto un
mondiale che sembrava scontato. Peccato che non sempre i due piloti siano stati in gra-
do di sfruttare appieno il potenziale della RB5. Sulla carta la Red
Bull avrebbe dovuto adattarsi ad ogni tipo di circuito, con una
certa propensione alle piste con carico medio-basso, ma non
sempre i pronostici della vigilia sono stati rispettati. Così, su
piste come Spa o Monza, adatte alla RB, si sono raccolti pochi
punti. Per non parlare della precaria affidabilità dell’otto cilin-
dri Renault, vero tallone d’Achille della Red Bull 2009.
1...,34,35,36,37,38,39,40,41,42,43 45,46,47,48,49,50,51,52,53,54,...90
Powered by FlippingBook