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FIA F.3
ROY NISSANY
Antonio Caruccio
Roy Nissany prenderà nuovamente parte
al FIA F.3 European Championship. Il
pilota israeliano, al suo secondo anno
nella serie, ha rinnovato l'accordo che lo
lega al team Mucke, cercando nella con-
tinuità la chiave che lo potrebbe portare
ad ottenere il primo successo e magari,
lottare anche per l’assegnazione del tito-
lo. E confermandosi come il maggior rap-
presentante di un intero Paese nel mondo
del motorsport
Nel 2014 continuerai con Mucke in
F.3. Qual è l’obiettivo di questa sta-
gione?
“Ovviamente ho già accumulato una buo-
na esperienza ed anche la motivazione
non mi manca. L’obiettivo principale è
quello di ambire al podio, un notevole
passo in avanti rispetto a quanto mi ero
preposto lo scorso anno, in cui mi limita-
vo solo a voler entrare in zona punti”.
Come giudichi la stagione 2013?
“La qualità dei piloti della scorsa stagione
secondo me è stato davvero eccezionale.
Credo che la maggior parte di loro fosse
pronta per continuare il proprio percorso
verso la Formula 1, e questo ha sicura-
mente dato un altissimo livello alla com-
petizione rispetto a campionati simili”.
Il tuo compagno dello scorso anno,
Felix Rosenqvist, lottava per il tito-
lo. In che maniera questo ha aiuta-
to un debuttante come te?
“Non c’è dubbio che avere un pilota
esperto come lui in squadra sia stato di
grande supporto. Sicuramente nella
comparazione dei dati, ma anche nella
fiducia per quanto riguardava i suggeri-
menti di assetti o anche solo come moti-
vazione”.
Questa sarà la tua quarta stagione
con Mucke. Cosa hai trovato in una
squadra per instaurare un rappor-
to a così lungo termine?
“Mucke Motorsport è come una famiglia
per me. Ho buoni contatti con tutto il per-
sonale del team e credo sia davvero molto
importante per le corse questo legame”.
Cosa ci dici riguardo la tua prepara-
zione per questa stagione? Come
sono andati i test?
“Le prove in Spagna hanno avuto esito
positivo. In più sono andato alla Formula
Medicine a Viareggio, dal dottor Cecca-
relli dove ho completato una grande set-
timana di allenamenti”.
Cosa ci dici della tua vita privata?
Come va con la scuola?
“Ho finito i 12 anni di percorso formativo
obbligatorio in Israele, e mi accingo ad
iniziare l’università”.
Resterai in Israele o ti sposterai in
Europa quest’anno?
“La mia base principale resterà la mia
cara casa in Israele, a Tel Aviv, per avere
più facilmente accesso ai voli per l’Euro-
pa”.
In che modo sei supportato da
Israele? C’è interesse nei confronti
della tua carriera?
“Da questo punto di vista la mia nazione
è eccezionale. Siccome sono uno dei pochi
piloti israeliani che ci siano mai stati nella
storia, c’è grande interesse sia dai fan
locali che dai media. Lo scorso anno ho
presenziato a due importanti eventi in
Israele. Uno a Eilat, nel sud del Paese, ed
uno spettacolare road show a Gerusalem-
me, dove c’erano anche alcuni importanti
piloti italiani”.
Tuo padre continua a seguirti? In
che modo sono cambiati i suggeri-
menti che ti da sulla tua carriera o
sullo stile di guida in questi anni?
“Mio padre è presente in tutte le gare ed
in alcuni test. Sicuramente dal punto di
vista professionale è diventato un po’ dif-
ficile per lui aiutarmi, perché la situazio-
ne generazionale è cambiata”.
Chi credi potrà essere uno dei con-
tendenti al titolo Formula 3 que-
st’anno?
“Bella domanda, ma difficile trovarvi una
risposta. Bisognerà aspettare che tutto il
line-up sia definito, ma ho grande fiducia
nel mio team, e questo ovviamente inclu-
de me e Lucas Auer tra i favoriti, ma non
saranno da meno i piloti Prema e Carlin”.
Il campione del 2013, Raffaele Mar-
ciello, correrà in GP2. Pensi che sia
un grande passo per lui?
“Credo che Lello sia un grande pilota con
un promettente futuro. Gli auguro tutta
la fortuna che gli serve per le prossime
stagioni”.
I motori della F.3 nel 2014 cambie-
ranno, che cosa ti aspetti da questa
modifica?
“Ho provato il nuovo propulsore ed il
cambio nei test in Spagna. Mi ci sono tro-
vato molto bene e gli incrementi del pun-
to di vista cronometrico sono stati note-
voli”.
Cambierà tanto il tuo stile di guida?
“Non molto. Sono cambiate delle cose dal
punto di vista tecnico, ma mi piacciono”.
Ora che hai una buona esperienza,
qual è la tua pista preferita?
“La scorsa stagione quella che mi è pia-
ciuta di più è stata il Norisring. Inoltre,
anche il Red Bull Ring mi piace molto, ma
la mia pista di casa è Budapest”.
La più difficile invece?
“Direi Zandvoort. Non è stato facile
trovarne il ritmo ed è stata l’unica
pista in cui ho faticato per trovarmi a
mio agio”.
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