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Massimo Costa
Per la prima volta, qualcuno dirà che era ora, la
Mercedes si avvicina alla prima gara del mondia-
le F.1 con in tasca il biglietto di favorita numero
uno. Non per capriccio della stampa, ma perché i
12 giorni di test diluiti tra Andalusia e Bahrain,
hanno decretato che laW05 non solo è una mono-
posto valida, ma è supportata da una power unit
realizzata dalla Casa tedesca molto affidabile. A
conferma di questo, i brillanti risultati di Wil-
liams, McLaren e Force India che utilizzano il
marchio Mercedes. Priva del suo capo carismati-
co, Ross Brawn, uscito di scena in punta di piedi,
il team che ha ora Toto Wolff e Paddy Lowe al
comando sembra avere tutto in regola per ben
figurare a Melbourne. Lewis Hamilton e Nico
Rosberg sono consci della situazione, dell’occasio-
ne d’oro che gli si sta presentando. Ma non essen-
do piloti di primo pelo, ci vanno piano. Hamilton
ammette che ci crede per davvero che questo pos-
sa essere il suo anno, ma non nasconde le difficol-
tà derivanti dai nuovi regolamenti e che possono
facilmente scompaginare progetti e strategie.
Rosberg invece, punta il dito sui problemi alla tra-
smissione sofferti nelle ultimissime giornate di
prove in Bahrain e che non hanno permesso di
risultare più veloci della Williams. Ecco, a Mel-
bourne ci si potrebbe ritrovare con la Mercedes
“vera” costretta a lottare contro i propri clienti e
magari ritrovarsi dietro a loro. Uno scenario che
non è comunque da escludere. Ma che il team di
Wolff non stia lesinando nulla, lo dimostra il test
finale di Sakhir. Nonostante nella prima sessione
di quattro giorni, la W05 sia stata la migliore del
lotto, per la seconda tornata di test nel deserto,
Mercedes ha provato diverse cose inedite atte a
migliorare il sistema di raffreddamento, uno sci-
volo posteriore e tanto altro. In pista, la W05 pare
anche essere la monoposto col miglior bilancia-
mento. Questo, al di là dei 30 km di cavi e della
quindicina di centraline che dovranno dialogare
tra loro sotto il cofano, è molto importante. I pilo-
ti stanno adeguandosi alla risposta del turbo che
è violenta e scompone le vetture. Poter avere una
monoposto che a centro curva appare facilmente
guidabile è già un piccolo successo. A questo si
unisce l’abilità dei piloti, sicuramente vanto della
Mercedes. Hamilton se non verrà colto da
momenti di debolezza sentimentale (leggi vicen-
de turboente con la fidanzata) e potrà correre
sereno, sarà il pilota che potrà puntare al titolo
mentre Rosberg, il cui ormai lungo percorso in F.1
è sempre stato caratterizzato da alti e bassi impor-
tanti, dovrà trovare continuità. Il nuovo corso
Mercedes è appena iniziato.
