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FORMULA 1
ANTEPRIMA MELBOURNE
Sembra che la Mercedes parta con
i favori del pronostico. Può essere
il tuo anno?
“Perché?
“Ci sono molti segni che puntano in quel-
la direzione… Sicuramente è bello inizia-
re una stagione sapendo che hai fatto più
chilometri di tutti. Siamo probabilmente
una delle squadre più a posto come lavo-
ro sull'auto, giri completati e morale. Sia-
mo determinati a lottare per il titolo e tut-
to ciò è super-positivo. Ma teniamo i pie-
di per terra. Anche tutte le indicazioni
sono ottime, è comunque difficile capire
chi è al top e chi è in crisi. L'affidabilità
sarà un fattore importantissimo. Per ogni
singola persona del team, e per tutti i
team”.
Non è ora di vincere un altro titolo?
“Sì, ma è vero per ogni anno che è passa-
to da allora…”.
Cosa pensi del nuovo sound dei
propulsori?
“Sono cresciuto con il vecchio sound e lo
adoravo. Mi ricordo dell'era V12. Nelle
macchine con lo scarico che soffiava sot-
to il fondo il rumore era fantastico, anche
solo dalla TV. I V10 e V8 degli ultimi anni,
con il loro rombo speciale, potevano far
venire la pelle d'oca, e quando partivano
ti dovevi coprire le orecchie. Ma ormai
sono storia. La Formula 1 si sta evolven-
do. Chi lo sa, magari presto saremo con-
tenti di questa riduzione del rumore e
certamente renderà le comunicazioni tra
pilota e pit-wall più facili. Ci sono più fac-
ce della stessa medaglia”.
La cosa migliore è che la Mercedes
sembra averci preso!
“Si. Per ora”.
Dal punto di vista dell'estetica…
riesci a trovare della bellezza nelle
macchine di quest'anno, o la bel-
lezza sta nella funzionalità?
“Ogni anno, guardando le macchine,
sembrano sempre un po' peggio. Ma ho
visto delle foto veramente belle della
nostra macchine e mi piace. E, ovvia-
mente, la prima funzione di una macchi-
na da corsa è correre: da quello che si è
notato finora, la W05 ci riesce molto
bene”.
Come ti immagini le prime gare?
“Si andrà un po' per tentativi e forse si
vedranno come nel 2012 diversi vincito-
ri nelle prime corse. Fortunatamente il
motore Mercedes è ottimo. C'è la Wil-
liams, che sembra poter essere un team
competitivo e c'è la Force India che
potrebbe essere molto più avanti che in
passato. ForseMassa porterà laWilliams
davanti a tutti. Chi lo sa?”
Molti scommetterebbero su di te…
“Buono a sapersi! Ma posso dire una
cosa. Sono più in forma chemai, più con-
centrato che mai e ci credo davvero. Sto
lavorando il più vicino possibile al team
per cercare di capire al meglio lamacchi-
na e dare tutto quello che posso”.
I test sono stati difficili per molti,
con così pochi chilometri comple-
tati nonostante i grandi cambia-
menti tecnologici.
“Questi sono stati i miei test preferiti
semplicemente perché siamo stati in
Bahrain. Sono state le due migliori setti-
mane di test che io abbia mai visto quan-
to a meteo, e anche per come sei trattato
e ricevuto dal paese. E il circuito è molto
meglio di Jerez o Barcellona. E' un piace-
re andare in Bahrain”.
Questo parlando da turista… ma
siete riusciti a provare a sufficien-
za?
“Sicuramente si. C'erano team che prova-
vano a recuperare chilometri negli ultimi
giorni, ma erano ancora indietro in termi-
ni di long run. Le ultime due settimane
sono state molto produttive per noi.
Abbiamo fatto chilometri e sistemato tan-
ti problemi. Questo è quello che conta”.
Si è sentito molto parlare del fatto
che i piloti possano diventare dei
pupazzi in mano al muretto box
quest'anno. E' uno scenario possi-
bile?
“Ci saràmolta più comunicazione, questo
sì, e non ne sono contento perché più
parole ti arrivano alle orecchi più ti
distrai. Ma alla fine i piloti avranno mol-
to più da fare. Ogni anno il carico di lavo-
ro del pilota e di stagione in stagione si
cresce anche dal punto di vista ingegne-
ristico. Devi parlare con gli ingegneri, ma
non solo. Come loro, devi capire come
funziona la macchina, come fare l'assetto
e tirarne fuori il massimo”.
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