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FORMULA 1
ANTEPRIMA MELBOURNE
Massimo Costa
La strana coppia, ma anche la coppia più
forte del mondo. L'uomo del sud contro
l'uomo del nord, anche se poi uno è nato nel
nord della Spagna e l'altro nel sud della Fin-
landia. Lamascella volitiva contro lo sguar-
do di ghiaccio, quello che morirebbe per
vincere con la Ferrari contro quello che con
la Ferrari ha già vinto – insomma, avete
capito: Fernando Alonso contro Kimi Raik-
konen. Il duo della Ferrari quest'anno è
senza dubbio il più forte della griglia, nes-
suna altra scuderia ha in tasca due campio-
ni del mondo, ma anche nessuna altra
squadra si ritrova in mano un composto
potenzialmente pericoloso. Montezemolo,
Domenicali e compagnia bella lo hanno
ripetuto fino alla nausea che in Ferrari è la
squadra a contare più dei singoli, e loro,
Kimi e Nando, hanno fatto sì con la testa.
Ma credereste a Nitro e Glicerina se vi
dicessero che fra di loro filerà tutto liscio?
Alonso è il conducador, il predestinato che
doveva riportare il Mondiale a Maranello, i
successi di Vettel l'anno scorso però lo han-
no mandato un po' fuori registro. Qualche
parola di troppo, soprattutto quel desiderio
pubblicamente espresso di ricevere in rega-
lo una Red Bull, un incidente diplomatico
sfiorato e poi rientrato (o nascosto sotto il
tappeto) per via del “siete dei geni” (o siete
“scemi”?) gridato al muretto. Così gli alti
papaveri hanno deciso di rimetterlo a posto
liquidando l'alfiere Massa e sistemandogli
acconto Mister Sottozero, l'uomo a cui il
muretto non deve chiedere mai, e che ritor-
nando a Maranello si è tolto dalla brutta
situazione (soprattutto economica) in cui si
era ritrovato alla Lotus.
Secondo Massa, Raikkonen si accorgerà
presto di quanto è forte, al di là delle sfu-
riate, il suo futuro compagno di squadra.
Secondo Raikkonen, come al solito, non si
sa. Cappellino calato, occhiale nero, parla-
ta monotòna come in certi esilaranti spot.
«Tutti parlano dei problemi che avremo –
ha tagliato corto Kimi – in realtà dentro il
team c'è un grande feeling». Per Alonso:
«Io e Kimi lavoreremo in perfetta armo-
nia, e seguiremo le priorità della squadra»,
che è come dire tutto e niente, persino la
verità. In fondo a nessuno dei due, alme-
no all'inizio, conviene buttarla in caciara.
Non sono due giovanotti, Nando e Kimi, e
questo potrebbe deporre a favore di una
tregua, o quantomeno di una ostilità non
troppo aperta. Ma il fatto di trovarsi ormai
nella parte discendente della carriera
potrebbe invece inasprire il rapporto, esa-
sperare le scadenze: ora o mai più, e vale
per tutti e due. Certo, se Raikkonen doves-
se partire alla grande, e ad Alonso capitas-
se qualche impiccio, la faccenda si farebbe
complicata (o divertente, per i cinici). Ce
lo vedete voi Alonso aiutare Raikkonen a
vincere il titolo che doveva essere suo? Nei
test ha girato più lo spagnolo, che dal con-
fronto ha sicuramente più da perdere, il
finlandese ha fatto buon viso a cattivo gio-
co e ha lavorato sodo, riconquistandosi in
fretta la stima e l'affetto del team. Era dal
1990, con Nigel Mansell e Alain Prost, che
la Ferrari non si ritrovava due galli così
prestigiosi nel pollaio, in seguito aveva
sempre preferito una strategia a una sola
punta; ora si tratta di vedere se il cambio
porterà la scossa e i risultati voluti. Sarà
un Mondiale nel Mondiale, e nessuno, nel
paddock, ha intenzione di perdersi lo
show.