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ma gara, ma l'intero paddock gli riconobbe di aver
disputato una stagione superlativa, in cui prima riuscì
ad indirizzare al meglio lo sviluppo di una vettura che
nei test si era mostrata disastrosa, e poi con tre suc-
cessi e la bellezza di dieci podi tenne a galla da solo una
Ferrari F2012 il cui vero valore era più vicino a quello
mostrato nelle mani di Massa, che chiuse il campiona-
to al settimo posto.
Vettel ha l'occasione di fare lo stesso: essere da una
parte il punto di riferimento, l'uomo che si prende la
squadra sulle spalle e la porta fuori dalle sabbie mobi-
li, e dall'altra il pilota straordinario, che anche senza
la vettura migliore della griglia sa cogliere successi
inattesi, sfruttare ogni occasione e magari sopperire
con la costanza e l'assenza di errori ai limiti del mez-
zo che guida. Se ce la farà, Sebastian metterà tutti a
tacere definitivamente, dimostrando una volta per tut-
te che non sarà magari simpaticissimo o il compagno
di squadra ideale, ma che per leadership e talento può
stare con i migliori di tutti i tempi. E magari che con
50 punti in palio all'ultima gara, chi lo mette già fuori
dai giochi prima che inizi la stagione sta facendo un
grosso azzardo.