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FORMULA 1
ANTEPRIMA MELBOURNE
Filippo Zanier
È sempre la stessa storia. Chiamatela "la condanna
del più forte" o come meglio credete, ma quando un
pilota si rende protagonista di un'era di dominio in
Formula 1, c'è sempre chi cerca di non riconoscer-
gliene il merito. Mancanza di avversari, vettura net-
tamente superiore, le obiezioni sono sempre le stes-
se e vengono snocciolate con nonchalance, dimenti-
cando ovviamente quanto fatto dallo stesso pilota nei
primi anni della carriera, quando magari era riusci-
to a mettersi in luce con monoposto palesemente
inferiori, o aveva dato dimostrazioni di forza impres-
sionanti in campionati monomarca che vedevano
tutti i protagonisti partire alla pari. Sono discorsi che
Sebastien Vettel conosce bene, perché negli ultimi
anni li ha sentiti fin troppe volte. Quattro Mondiali
di fila con la Red Bull, un 2013 da dominatore con
una striscia ininterrotta di nove vittorie e 13 succes-
si in totale, numeri da gotha assoluto dell'automobi-
lismo, ma che tanti, troppi, interpretano al contra-
rio. Merito del tedesco? "Macché, chiunque ci sareb-
be riuscito con quel siluro della RB9!". Ma come, e
allora Mark Webber, che non ne ha vinta nemmeno
una? "Beh chiaro, l'australiano è stato perennemen-
te sabotato dal team. E chissà quanto varrebbe, quel
Vettel, se una volta tanto si trovasse dover correre
con una macchina che non è la migliore del lotto di
un paio di spanne almeno".
Ecco perché il 2014 può essere un'occasione imperdi-
bile per il pilota di Heppenheim, un anno chiave per
zittire tutti quegli che ancora pensano che quattro tito-
li iridati arrivino per caso. Quelli che dimenticano un
GP di Monza vinto dalla pole guidando una Toro Ros-
so scarichissima e ballerina sulla pista bagnata. O
quelli che dicono che finché sta davanti è un martello,
ma che se è dietro non sa sorpassare, dimenticando
quando nel 2011 sverniciò Fernando Alonso all'ester-
no al curvone Biassono, con due ruote sull'erba, tanto
per ricordarne uno... Per Seb questo 2014 iniziato in
modo scellerato è quindi un'occasione imperdibile,
anche per dimostrare di saper essere il leader di cui la
Red Bull ha bisogno in questo momento, il capitano
che sa motivare i suoi uomini portandoli ad uscire dal-
le secche di una situazione che sembra senza uscita.
Ricordate Alonso nel 2012? Perse il mondiale all'ulti-
1...,20,21,22,23,24,25,26,27,28,29 31,32,33,34,35,36,37,38,39,40,...126
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