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WEC
GARA A SPA
francese di metà giugno. Una vittoria a Le
Mans vale quanto il successo nel campio-
nato intero, anzi, probabilmente dal punto
di vista del marketing non c’è paragone. La
Toyota vi si avvicina col morale a mille, ma
vanno tenute in considerazione le parole di
Davidson: “Sono molto sorpreso nel vede-
re come l’Audi sia così in crisi, consideran-
do anche che noi avevamo gli assetti per Le
Mans e loro per Spa, ma mi sento di dire
che non significa nulla. L’Audi negli anni ha
sempre dimostrato di saper stupire quindi
a metà giugno temo che saranno ampia-
mente in gioco”. Poi, aggiungiamo noi,
attenzione anche alla Porsche. Se nei test
che precedono la maratona della Sarthe,
riusciranno a trovare quella affidabilità
necessaria, be… ci sarà proprio da divertir-
si.
AUDI IN AFFANNO
POCO GRIP E VELOCITÀ
Le Audi sono in affanno e questo nessuno
poteva prevederlo. L’imbattibile squadro-
ne tedesco già a Silverstone aveva operato
scelte stranamente azzardate, per cui ave-
va tenuto in pista i propri piloti con gom-
me slick nonostante la pioggia in attesa di
un cambio meteo, che hanno finito per
causare incidenti. Strategie solitamente
utilizzate da chi è indifficoltà. Le Audi han-
no un grip meccanico inferiore rispetto
alla concorrenza, anche degli ultimi arri-
vati della Porsche. A Spa non c’è stata pra-
ticamente storia per le R18 e-tron quattro.
Anche le Porsche hanno dimostrato di
essere più rapide, e come la Toyota sfrut-
tano nettamente meglio di Audi la poten-
za derivante dall’ibrido. Ma al momento le
919 sono ancora troppo fragili e colpite da
numerosi problemi. Sentire dire il capita-
no Audi Wolfgang Ullrich che “Il secondo
posto è il meglio che potevamo sperare di
ottenere”, è certamente qualcosa di sor-
prendente. Va però detto che dopo il disa-
stro inglese, a Spa tutte e tre le R18 hanno
visto il traguardo e questo può già essere
considerato un successo. Secondi sono
giunti Lucas Di Grassi, Loic Duval e Tom
Kristensen a 1’13” di distacco, stretti tra la
TS040 vincitrice e quella terza classificata
di Alexander Wurz, Stephane Sarrazin e
Kazuki Nakajima, ad appena 7” dall’Audi.
PORSCHE INAFFIDABILE
LE MANS SI AVVICINA
Toyota due, Audi e Porsche zero, questo
l’esito dell’inizio di stagione. Almeno a
Stoccarda possono consolarsi con la pole
conquistata dalla loro 919 anche se rima-
ne una soddisfazione effimera in gare di 6
Ore e, proiettati verso Le Mans, di 24 Ore.
Nelle prime fasi di gara a Spa, la 919 di
Neel Jani, Marc Lieb e Romain Dumas se
l’è giocata a viso aperto con la Toyota, ma
va detto che la seconda vettura Porsche ha
dovuto imboccare la via dei box dopo
neanche trenta minuti. Precipitando poi
agli inferi. Quella più baldanzosa invece,
ha successivamente perso tempo per pro-
blemi al sistema ibrido che alla fine sono
costati un giro di gara. Spa era l’ultimo
banco di prova vero prima di quella che è
la corsa più importante per tutti, la 24 Ore
La Porsche 919 Hybrid quarta al traguardo
Dopo Silverstone ancora battute le Audi
1...,28,29,30,31,32,33,34,35,36,37 39,40,41,42,43,44,45,46,47,48,...62
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