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WTCC
GARE A BUDAPEST
LE LEZIONI DI GUIDA
DEL “MORBIDO”
Scattato bene dalla prima fila, il marchigia-
no ha tenuto giù il piede facendo capire al
giovane Hugo Valente che la traiettoria
migliore, quella interna, sarebbe stata sua
senza se e senza ma. Ad un veterano come
Tiago Monteiro anch'egli ex pilota di F.1, ha
invece spiegato come ci si difende nel misto
senza commettere scorrettezze. Insomma,
una bella lezione a tutti dopo solo sei gare
dal rientro in una serie profondamente
cambiata rispetto a quella che Morbidelli
aveva lasciato. E' stato bello vedere uno
come lui, che ha vinto tanto, commuoversi
in diretta televisiva e ringraziare una squa-
dra che sta lavorando duramente. La Mun-
nich infatti sta imparando a conoscere la
Cruze gara dopo gara. L'impegno però, è
tanto e infatti a Budapest ha debuttato un
nuovo ingegnere, Charles Hodge, che ha
seguito Gianni. Un ingegnere proveniente
dalla Prodrive che sa il fatto suo e che ha
cominciato a dare il suo apporto. Ovvia-
mente c'è ancora molto da crescere, ma il
saper afferrare al volo le occasioni che capi-
tano è da campioni di razza. Categoria alla
quale Morbidelli appartiene di diritto. Oggi
ancor di più.
PER LA HONDA
OCCASIONE PERSA
Nel giorno delle difficoltà Citroen era lecito
aspettarsi una vittoria della Honda. Per la
squadra italo-giapponese invece, sono arri-
vati un terzo ed un secondo posto ad opera
di Monteiro. In gara uno, il portoghese è
stato bravo a mantenersi dietro le Citroen,
mentre in gara due gli è mancato il guizzo
per passare Morbidelli e prendersi la vitto-
ria. Il rettifilo di Budapest ha messo in evi-
denza la carenza di velocità di punta della
Civic nei confronti delle rivali. Era una cosa
nota e sulla quale occorre ancora lavorare.
Sarebbe però disonesto non evidenziare i
progressi fatti dalla macchina. Alla JAS e in
Giappone ci stanno dando dentro e infatti la
creatura realizzata dalla struttura italiana
nel misto non teme nessuno grazie a conti-
nue soluzioni messe in campo dagli uomini
di Cusago. Anche i giapponesi stanno cer-
cando di recuperare e in Ungheria hanno
portato nuove mappature che hanno
migliorato lamotricità. E' la strada giusta ed
è chiaro che anche per gli uomini guidati da
Alessandro Mariani i momenti di gloria
arriveranno presto. Magari già domenica
sulla pista amica della Slovacchia.
LA ELYSEE
ANCORA SUPERIORE
Il fatto che abbia dovuto inchinarsi per una
gara non significa certo che la Citroen stia
per abdicare. Anzi. Con sessanta chili di
zavorra, la C-Elysée ha dimostrato di esse-
re ancora superiore a tutti. In prova è arri-
vato un 1-2-3 perentorio e in gara uno non
fosse stato per gli errori in partenza di Seba-
stien Loeb sarebbe arrivata una tripletta.
Resta allora da concentrarsi sulla lotta fra i
tre piloti che si sta rivelando spettacolare. A
Budapest si è rivisto il miglior Yvan Muller,
capace di tenersi dietro i compagni di squa-
dra e recuperare terreno a JosèMaria Lopez
nella classifica di campionato. Muller, per
sua stessa ammissione, ad inizio anno fati-
ca un po' a trovare il ritmo. Poi, però, diven-
ta un rullo compressore difficile da ferma-
re. Domenica ne ha dato un prova e da qui
in avanti sarà lecito aspettarsi lotta totale
con i suoi compagni. Vuole il quinto titolo
per ribadire chi è il migliore. Nel campiona-
to e in squadra.
Muller vincitore
con la Elysee
della gara 1
1...,42,43,44,45,46,47,48,49,50,51 53,54,55,56,57,58,59,60,61,...62
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