Stefano Semeraro
Sebastian Vettel sta vivendo un inizio di stagione
molto travagliato, fra l’amore che non sboccia con
“Suzie” e gli exploits di Ricciardo che minacciano di
ridimensionare la sua superiorità degli ultimi anni,
disegnata con a fianco un compagno non sempre
all’altezza (e molto sfortunato). Ma a Barcellona ha
piazzato una gara da fuoriclasse senza se e senzama.
Quindicesimo sulla griglia dopo un sabato maledet-
to, quarto alla fine, appena alle spalle di Ricciardo
che in partenza ha potuto sprintare via con davanti
solo leMercedes. Seb invece si è dovuto costruire un
pomeriggio da leone battagliando nel traffico - lui
abituato a correre con l’orizzonte libero e la folla alle
spalle - sorpassando con il coltello fra i denti, con
talentoe lagrintachesecondo i suoi critici nonsareb-
be la migliore delle sue qualità. Ma il sorpassone su
Gutierrez all’esterno, in un punto dove raramente si
tenta la sorte (tanto che ancheMarc Gené lo ha com-
mentatocon incredulità), ladicono lunga sullavoglia
che il tetra-campeon ha di dare filo da torcere alle
apparentemente imbattili Mercedes. L’arma tattica
che Vettel ha usato per recuperare emacinare avver-
sari - Ferrari comprese - sono state le tre soste, ma
per riuscire nell’impresa i calcoli non sarebbero
bastati. Serviva corazon.
«Alla fine non credo che avrei potuto fare meglio di
così», ha detto alla fine, esausto ma orgoglioso. «La
partenza non è stata granché, ho perso un posto, ma
l’ho recuperato dopo un giro. Quando ti ritrovi nel
traffico è sempre dura, così non avevo esattamente
idea di quanto fossimo veloci e di dove potessimo
arrivare, ma una volta che ho montato le gomme
dure sono riuscito a giocarmela con quelli davanti,
quasi a raggiungerli. Avevamo risparmiato due tre-
ni di gomme fresche da sabato, è stata la chiave». E
se il suo teamprincipaleChrisHorner è convinto che
il gap con le Mercedes si stia assottigliando vistosa-
mente, anche Seb non nasconde progetti bellicosi.
«La Marcedes è molto forte, ha un motore eccezio-
nale, due ottimi piloti, una buona macchina e in
inverno hanno lavorato meglio di tutti, quindi meri-
tano di stare là in alto. Lamentarsi sarebbe sbaglia-
to, ma dal nostro punto di vista noi speriamo di ren-
dergli le cose difficili, questa è la nostra motivazio-
ne. Credo che fra non molto li raggiungeremo, e li
costringeremo a faticarsi le vittorie». Opinione con-
divisa anche daRicciardo: «Sapevamo chenonpote-
vamo prendere leMercedes, e quindi salire sul podio
è stato bello, ma sono convinto che ci prenderemo
ancora più soddisfazioni. Con eb che ha rimontato
dal fondo possiamo dire di essere stati il secondo
miglior team questa volta. E a Monte-Carlo credo
potremo avvicinarci ancora di più. Sarà una bella
gara…». Tamburi di guerra, dalle armate blu.
I risultati del weekend
PL1: Ricciardo 3° – Vettel 20°
PL2: Ricciardo 3° – Vettel 22°
PL3: Ricciardo 7° – Vettel 10°
Qua: Ricciardo 3° – Vettel 10°
Gara: Ricciardo 3° – Vettel 4°
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