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FORMULA 1
GP SPAGNA
Alonso ha provato a dare battaglia all’ini-
zio, non ci è riuscito, il resto della gara è sta-
to un lento scivolare nellamediocrità. Inca-
pace di resistere alla ringhiante rimorsa di
Vettel, lo spagnolo si è dovuto limitare a
combattere con il degrado delle gomme
(«che ha condizionato la nostra gara dal-
l’inizio alla fine», ha ammesso Pat Fry) e
con il suo compagno di squadra, a fine gara
parecchio irritato - per i suoi standard - con
le scelte del team. Il primo a rientrare al
giro 16 è infatti stato Alonso, anche se in
quel momento Kimi gli era davanti (e che
quindi avrebbe dovuto avere la priorità),
poi Fernando ha puntato sulle tre soste,
Raikkonen sulle due. «Nella mia gara di
casa avrei voluto fare di più - ha stanca-
mente digrignato Nando - anche se sapevo
già da prima che sarebbe stata molto dura.
Il distacco non è una novità, non siamo
veloci e questo è frustrante, mentre le Mer-
cedes sono forti sia come prestazioni come
affidabilità. Noi fino a che i calcoli ce lo con-
sentono continueremo a lottare, ma non si
può pretendere di avere unamacchina nuo-
va già fra due settimane a Monte-Carlo. La
strategia su tre soste? E’ stata decisa per
cercare di contrastare Vettel, purtroppo al
pit-stop ho perso la posizione e ho potuto
superare solo Kimi, anche se non ho corso
per quello».
Alonso ci perdoni, ma la sensazione invece
è stata proprio quella. In un campionato in
cui il duo Mercedes pare deciso a lasciare
agli “altri” sono il brivido della competizio-
ne interna, battere il compagno di squadra
diventa molto, se non tutto. E infatti mister
Ghiaccio non l’ha presa bene.
«Per me oggi è stata una gara complicata».
ha ammesso Kimi. «Il problema grosso era
la mancanza di grip e l’incapacità di trova-
re il giusto bilanciamento. Le due soste non
sono state un scelta felice, mi ha impedìto
di lottare fino alla fine. Perché ho chiesto
via radio chi l’aveva decisa? Volevo solo
chiarire alcune cose… Di certo la settima
posizione non ci rende felici, dobbiamo
insistere nel miglioramento perché sappia-
mo quale è la direzione».
Polemiche interne a parte, la prima tappa
in questa via crucis che pare comunque
destinata a concludersi solo nel 2015, è il
Canada. Dove Maranello porterà in pista
«tanti pezzi nuovi», come dice Alonso, nel-
la speranza se non di avvicinare (o battere)
almeno «di dare fastidio alla Mercedes: in
fondo nella Liga si gioca anche per la quin-
ta o sesta posizione». Peccato che Alonso
sia tifoso del dalMadrid. Un obiettivomini-
male, piccola guerriglia, che riempie il cuo-
re dei ferraristi di malinconia. Se Alonso
accenna alla necessità di «rimontare piano
piano, passo per passo, lavorando notte e
giorno», in realtà si riferisce già alla pros-
sima stagione, e parla di chi nella factory è
già chino su quell’obiettivo.
ARaikkonen invece toccherà sostenere i test
aerodinamici a Montmelò, i secondi previsti
durante il mondiale dopo quelli del Bahrain
dove a scendere in pista fu Alonso. L’ultima
volta che una Rossa era stata doppiata era
stato nel 2011, proprio in Spagna, e allora
saltò la testa di Aldo Costa, il motorista che
ha contribuito a progettare la power unit che
oggi domina il mondiale. I test bisogna far-
li, certo; ma sarebbe anche bene usarli per
imparare dagli errori del passato.
I risultati del weekend
PL1: Alonso 4° – Raikkonen 6°
PL2: Alonso 4° – Raikkonen 5°
PL3: Alonso 3° – Raikkonen 14°
Qua: Raikkonen 6° – Alonso 7°
Gara: Alonso 6 – Raikkonen 7°
Kimi Raikkonen
1...,8,9,10,11,12,13,14,15,16,17 19,20,21,22,23,24,25,26,27,28,...94
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