Italiaracing.net Magazine - page 68

68
VIA DALL’ITALIA
RUGGERO APRILETTI
“NEL DTM
GRANDE
COMPETITIVITÀ”
Filippo Zanier
Nell'Italia in crisi la cosiddetta "fuga dei
cervelli" è tema che tiene banco da diver-
si anni. Nel mercato dei tecnici del
motorsport, però, il fenomeno esiste da
sempre, e indipendentemente dalla
situazione economica del nostro Paese.
Per un ingegnere italiano uscire dallo Sti-
vale riflette quasi sempre un'opportuni-
tà di carriera importante, che permette
di far parte di strutture al top e cimen-
tarsi nei campionati più impegnativi del
mondo. Una realtà che Italiaracing ha
deciso di fotografare incontrando alcuni
dei tecnici italiani che si fanno valere
all'estero, in un viaggio che inizia dalla
Germania, dal DTM e da Ruggero Apri-
letti, giovane ingegnere di pista in forze
al team Bmw RBM
Ruggero, raccontaci brevemente il
percorso professionale che ti ha
portato fino al DTM.
"Tralasciando le esperienze precedenti la
mia prima promozione a "Race Engine-
er", quello che noi chiamiamo ingegnere
di pista e che ha completa responsabili-
tà su una vettura, è arrivata nel 2005, in
World Series by Renault con Avelon For-
mula. Essendo nato nel dicembre del
1980 avevo appena 24 anni. Allora era il
record di precocità del campionato, e
credo che lo sia ancora oggi. Sono segui-
te altre esperienze, ancora in World
Series e F.3 Euro Series con la RCMotor-
sport, dove ho avuto due grandi maestri
come Checco Ravera e Roberto Ciura, e
poi in GP2 con Coloni e ancora in World
Series con Zeta Corse. Poi è arrivato il
DTM".
Come sei arrivato nella serie tede-
sca?
"Il contatto lo ha creato Alex Zoechling,
ingegnere con cui avevo lavorato ai tem-
pi della Coloni. Mi chiamò perché lo rag-
giungessi per lavorare sulleMercedes del
team Persson a fine 2011, come Perfor-
mance Engineer. Le cose andarono bene
e così l'anno dopo mi trovai a fare da
ingegnere di pista a Roberto Merhi. Fu
un anno stimolante, ma alla fine della
stagione la Mercedes decise di ridurre
l'impegno nel campionato tagliando pro-
prio Persson, e così mi trovai senza lavo-
ro. Fu una situazione strana, perché per
iniziare l'avventura nel DTM avevo rifiu-
tato molte offerte che a inizio 2012 ave-
vo ricevuto dal mondo delle monoposto,
una scelta che alla fine sembrava non
aver pagato. Deciso a non mollare a fine
dicembremandai il mio curriculumvitae
inBmw, dove sapevo che stavano cercan-
do personale, e dopo qualche tempo a
chiamarmi fu proprio Bart Mampaey, il
Team Principal della RBM. Evidente-
mente avevo passato la prima scrematu-
ra, a cui seguirono diversi colloqui, for-
tunatamente con esito per me positivo".
1...,58,59,60,61,62,63,64,65,66,67 69,70,71,72,73,74,75,76,77,78,...94
Powered by FlippingBook