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WEC
24 ORE DI LE MANS
Marco Cortesi
Simon Dolan è uno dei tanti protagonisti di
quest’edizione della 24 Ore di Le Mans. Il
britannico, classe 1969, è un imprenditore
di primissimo piano con interessi dalla
finanza all’aviazione ed una carriera costel-
lata di successi. Una carriera a cui forse
mancava qualche soddisfazione… cosa
meglio di cavalli, gomma bruciata e benzi-
na, ma quali le speranze di poter diventare
un pilota partendo da zero? Dopo qualche
titubanza, la passione vera è iniziata tardi,
ma si è sviluppata molto rapidamente sot-
to l’ala di Sam Hancock, che per primo
l’aveva iniziato al motorsport in un evento
per VIP. Poi l’incontro che ha cementato
l’amore, nel 2007 in un viaggio a Le Mans
al termine del quale studente ed istruttore
si sono messi a tavolino. Per un completo
neofita, sei, sette anni era il pronostico per
una partecipazione alla Sarthe di discreto
livello, non da “vecchio con la valigia”. Un
periodo scandito da un allenamento fisico
continuo e da almeno una giornata di istru-
zione in pista alla settimana. All’inizio si è
trattato di un lungo apprendistato tra Lotus
Elise, Exige e Caterham nelle prove libere
delle più svariate piste inglesi. Poi, è arriva-
to ilmomentodi iniziare a “giocare coi gran-
di”. Nel 2009 Dolan sceglie di correre in
Radical, vettura concettualmente simile ad
un prototipo LMP anche se con telaio in
acciaio e motore da 1.3 litri. Contro il pare-
re dell’amico e preparatore, arriva il debut-
to nel campionato britannico riservato ai
prototipi leggeri. Nonostante i dubbi si par-
te subito con una vittoria maturata nel pri-
mo appuntamento. Il team è il Jota Sport,
