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WEC
24 ORE DI LE MANS
Se la gara nell’assoluto è stata intensa e combattuta, fra
le GTE Pro è stata da cardiopalma permanente, uno
sprint a quattro (Ferrari, Porsche, Corvette e Aston) per
24 ore di filato, senza un attimo di respiro. Il successo
della Ferrari, non sappiamo se propiziato dalla presen-
za come starter della gara di Fernando Alonso (quanto
meno, non ha portato male!), è di quelli da incorniciare.
L’AF Corse e il trio Gimmi Bruni, Giancarlo Fisichella
(entrambi al terzo successo) e Toni Vilander hanno bis-
sato il successo del 2012 nel migliore dei modi, dopo una
gara impeccabile, sempre all’attacco, che si è andata defi-
nendosi nel corso delle ore. La scuderia di Amato Ferra-
ri aveva perso quasi subito l’altra vettura, quella di
Rigon-Kaffer-Beretta (ricostruita dopo il botto di Cala-
do nelle prove, poi sostituito da Kaffer) per la rottura del
motore, ma la #51 è stata risparmiata dalle noie. Il trio
di assi del team piacentino ha fatto il resto.
Agguerritissima la concorrenza. Sfortunate le Corvette,
che nelle prime ore avevano dato l’impressione di esse-
re leggermente superiori a tutte, ed hanno chiuse secon-
da (con Antonio Garcia-Jan Magnussen-Jordan Taylor,
oggettivamente penalizzati dall’errata entrata della safe-
ty-car dopo l’incidente della seconda ora), quarta quella
di Galvin-Westbrook-Milner, in testa per un po’ nelle fasi
iniziali, poi rallentata da noie all’alternatore. Brillante
l’Aston Martin di Darren Turner, Bruno Senna e Stefan
Mücke, forse l’unica che avrebbe potuto piegare la Fer-
rari. Ma proprio a metà mattino, quand’era al comando,
la vettura inglese è stata colpita da ripetute défaillances
al servosterzo, che l’hanno fatta affondare in classifica,
vanificando ancora una volta le speranze dei tifosi ingle-
si. Terza, e dunque sul podio, la migliore delle Porsche,
con Holzer-Lietz-Makowiecki, ma le 911 del Manthey
Racing, quest’anno, non sono mai state in posizione di
confermare il successo dello scorso anno e la Casa di
Stoccarda è apparsa la più debole del quartetto. Tra gli
italiani, debutto negativo per Federico Leo. Dopo che la
458 della RAM, già danneggiata in prova da Alvaro
Parente, aveva sofferto un problema al cablaggio, il mila-
nese ha subìto una foratura perdendo un giro. Poi in pie-
na notte, la rottura del cambio ha messo la parola fine
alla sua avventura.
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