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ETTEL
del figlio. Joe premeva per far cor-
rere l’erede in Gran Bretagna, ma
Zecchi era riuscito a convincerlo a
scegliere l’Italia perché vi si dispu-
tava il miglior campionato di
F.Renault dopo quello europeo.
Con un budget non eccezionale e
contro i piloti Junior Red Bull e
Toyota, su piste mai viste prima,
Ricciardo si era piazzato al sesto
posto finale, battendo gli Junior
Toyota (Plowman, Waldschmidt e
Caldarelli) e, in gara, mettendosi
dietro più di una volta i redbullini
Maki, Alguersuari ed Hartley, così
classificatisi a stagione terminata
nelle prime tre posizioni. Sempre
nel 2007, Ricciardo ha fatto anche
due uscite europee, ma con risulta-
ti non particolarmente apprezzabi-
li. Eppure l’ottimo lavoro svolto
nell’italiano aveva permesso a Zec-
chi di “portare” il nome Ricciardo
presso Helmut Marko, gran capo
del programma Junior Red Bull.
Alla fine di ogni annata agonistica,
Marko organizzava una seduta di
test a Estoril per verificare nuovi
talenti. Zecchi aveva spinto forte
per farvi accedere Ricciardo, “ci
lavorai un anno intero” ha sempre
detto. Soltanto tre giorni prima del
test, arrivò l’ok. Toccava dunque a
Daniel lasciare il segno e ovviamen-
te non si è lasciato sfuggire l’occa-
sione della vita.