Italiaracing.net Magazine - page 21

Stefano Semeraro
La notizia che sapevamo è che la Ferrari a
pezzi, quella che è arrivata da Silverstone è
che per fortuna Raikkonen da quei pezzi è
uscito vivo. Un botto tremendo – da 47 G,
che detti così sembrano tanti, magari anche
troppi visto che Kimi ha rimediato solo
un'ammaccatura alle caviglie e a quanto
pare parteciperà al prossimo GP... – dopo
una partenza finalmente convincente. Ten-
tava di risalire la griglia dalla ventesima
posizione, ha allargato fuori dalla pista
mentre accelerava a 190 all'ora sul Wellin-
gron Straight, è esploso letteralmente su un
dosso erboso mentre tentava di rientrare
ed è rimbalzato in pista centrando – chi se
no? - il povero Felipe “Calimero” Massa,
mentre Kamui Kobayashi l'ha sfangata per
un pelo. Un'ora di interruzione, Kimi
all'ospedale e l'impressione che a Silversto-
ne alla Rossa in gara potesse andare anche
peggio che in qualifica. A rialzare un po' il
morale ci ha pensato la gara di Alonso, bel-
la e disperata, luminosa e insieme oscura.
Sesto alla fine, dopo una battaglia epica
contro Sebastian Vettel, sia in pista sia via
radio, sia nelle dichiarazioni del dopo gara.
Luminosa per lo spettacolo d'altri tempi
che hanno dato i due cavalli di razza, spe-
cie Alonso che ha resistito fino all'impossi-
bile (e anche oltre) con una F14-T decisa-
mente non all'altezza della Red Bull del
rivale. Ma deprimente e oscura, almeno per
i ferraristi, viste le parole con cui Nando
l'ha accompagnata.
«E' stata una battaglia bella per la F.1 e per
gli sponsor, ma mentre combattevo sapevo
che Vettel prima o poi sarebbe passato.
Anzi, prima di iniziare avevo già pensato al
ritiro. Era come una tempesta perfetta, il
sistema elettrico era fuori uso e l'ala poste-
riori mi dava problemi. Dal muretto mi
hanno detto di continuare e in quel
momento ho visto Sebastian che arrivava.
In un paio di occasioni è andato oltre i limi-
ti, ma ero lì come frutta matura, prima o
poi dovevo cadere». Vettel ha rintuzzato le
accuse di Alonso, anche quella di aver usa-
to il DRS in zone proibite («quello che dice
Alonso non ha senso») e a sua volta sostie-
ne che a volere “troppo” è stato lo spagno-
lo. «L'ho pensato due volte alla curva sei –
ha dichiarato - Ho provato a passarlo
all'esterno, ho messo il musetto davanti,
quindi era lui a doversi adattare, ma sono
stato io ad attaccarmi ai freni, perché Fer-
nando non ti lascia mai un minimo di spa-
zio».
Di spazio ce n'è poco anche per l'ottimismo,
in casa Ferrari, visto il pessimismo ormai
cosmico di Alonso sul futuro della Rossa,
che a quanto pare per iniziativa di Marco
Mattiacci, il sostituto di Stefan Domenica-
li, avrebbe da poco assunto ben dieci inge-
gneri, 'soffiando' anche quattro aerodina-
mici alla Red Bull (anche due alla Lotus e
uno alla Mercedes dalla quale ha sottratto
tre motoristi) , nel tentativo di rifondarsi.
«Ho chiesto una netta discontinuità tecni-
ca», ha spiegato il teamprincipal, e a quan-
to pare fra le teste pronte a cascare c'è
anche quella del capo dei motoristi Luca
Marmorini. Mattiacci e Alonso peraltro
sembrano pensarla diversamente su molte
cose, dal ventilato ritiro in gara, che Mat-
tiacci ha negato, al fatto che il futuro della
Rossa abbia come punto fermo la presenza
dello spagnolo. Forse il duello con Vettel
era qualcosa più che una battaglia in
pista.
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TANTA PAURA PER IL CRASH DI RAIKKONEN
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