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SUPERGT
GARA A SUGO
L’INCHINO È PER
CALDARELLI-SAN
Hirate-Tachikawa dominano, ma con una brillante prova in condizioni meteo difficili,
il giovane pescarese e Ito conquistano la leadership del campionato per il team Tom's
Marco Cortesi
Kohei Hirate e Yuji Tachikawa hanno conquistato la tappa del Super
GT giapponese a Sugo. Gli alfieri del team Cerumo hanno corso da
campioni, ma soprattutto hanno scelto una strategia perfetta guida-
ti dal muretto dal teammanager Toranosuke Takagi, ex pilota di F.1.
L'altro lato della medaglia nella prefettura di Miyagi, è stata però l'al-
trettanto solida prova con cui Andrea Caldarelli e Daisuke Ito si sono
portati sul secondo gradino del podio e al vertice del campionato. Cal-
darelli ha avuto un inizio entusiasmante. Mentre molti si fermavano
per mettere gomme rain, il pescarese ha ripreso le poche vetture che
gli erano rimaste davanti andando in fuga. Poi, ha dovuto subire il
ritorno di Hirate che, anche approfittando di un suo piccolo errore,
ha messo a segno un sorpasso splendido involandosi verso la vitto-
ria. Nel finale, con Ito al volante, il team Tom's ha provato la mossa
delle rain per via di un nuovo acquazzone, che si è rivelato troppo
leggero per poter fare la differenza.
POLEMAN FLAGELLATI
QUINTARELLI E LIUZZI KO
Il terzo posto è andato alla Honda di Koudai Tsukakoshi e Toshihi-
ro Kaneishi mentre la corsa dei polesitter James Rossiter e Kazuki
Nakajima è stata flagellata, come per molti altri, dal pit-stop inizia-
le. Solo due vetture hanno infatti fatto segnare arrivi a pieni giri. Riti-
ro nelle battute conclusive per Ronnie Quintarelli, che insieme a Tsu-
gio Matsuda ha particolarmente patito il rendimento non ottimale
delle gomme sulle Nissan GT-R. L'equipaggio della Nismo, che era
stato a lungo il migliore tra quelli della casa di Yokohama, si è arre-
so a 4 tornate dalla conclusione per un problema al cambio. Ritiro
invece al 64° passaggio per Kosuke Matsuura e Vitantonio Liuzzi.
NELLA GT300
VINCE LA LAMBO
In classe GT300 a prevalere è stata la Lamborghini Gallardo del
JLOC: nonostante un'escursione dell'ultimo minuto probabilmente
dovuta ad un problema fisico alla schiena, Manabu Orido è riuscito
a tagliare il traguardo per primo dopo aver preso il volante da Taka-
yuki Aoki. Coinvolte in due contatti le Mercedes SLS che avevano ben
figurato in prova e comandato nel corso del primo stint.
La Lexus Tom's di Caldarelli-Ito