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WTCC
IL PUNTO
Morbidelli
vincitore a Budapest
LA HONDA
HA DELUSO
Gli avversari non sono esistiti, almeno per
ora. Solo Gianni Morbidelli con la Chevrolet
Cruze della Munnich, ha interrotto il domi-
nio della Casa francese. E' successo in
Ungheria dopo una gara tutta in difesa nella
quale Gianni ha mostrato la sua classe. Il
resto della stagione del pesarese si è però
dipanata fra alti e bassi e Gianni ha fatto
quello che ha potuto con il materiale a dispo-
sizione. Servirebbero sessioni di test, ma il
budget non lo permette. La lista dei delusi
però, è lunga e al primo posto c'è la Honda.
Alla Jas e in Giappone stanno lavorando
come matti, ma il margine da recuperare è
ancora molto. La Civic è nata bene, ma qual-
che problema di affidabilità e la poca poten-
za del motore l'hanno penalizzata. La situa-
zione è via via migliorata, ma la possibilità
reale di vincere delle gare partendo dalle
qualifiche non c'è mai stata. Troppo lo svan-
taggio in termini di tempo per provare a con-
trastare le Citroen e ora la speranza è solo
quella di concludere con almeno una vittoria
in casa che accontenti i vertici di una casa for-
se troppo orientata alla Power Unit della F.1
per dedicare tempo e risorse al motore del
WTCC.
PER GLI ALTRI
SOLO BRICIOLE
Budget e mancanza di test sono alla base del-
le stagioni sottotono dei motorizzati Chevro-
let. Un discorso che vale per la Roal che
comunque si è resa protagonista di bei piaz-
zamenti sia con Tom Coronel sia con Tom
Chilton. Purtroppo la mancanza di una mag-
giore continuità ha influito sulla classifica di
entrambi i piloti. In questo campionato così
dominato dalla Citroen si è potuto sperare in
qualche sporadica bella gara. Lo hanno fatto
piloti come Mehdi Bennani con la Civic del
Proteam e Norbert Michelisz con quella della
Zengo così comeHugo Valente con la Cruze di
Campos. Apparizioni importanti, ma sporadi-
che e troppo discontinue. Troppo, troppo lon-
tane le Lada per poter sperare in qualcosa. Per
fortuna in Argentina è arrivato il secondo
posto di Rob Huff che vale come una vittoria
e che premia il grande lavoro fatto dalla squa-
dra e dall'ingegner Marco Calovolo. Di più è
difficile immaginare. La Granta ha in sé delle
caratteristiche chenonconsentonograndi svi-
luppi, ecco perché le forze della squadra si
concentreranno sulla Vesta la nuova arma che
verrà svelata a giorni. Per ora si cerca di fini-
re al meglio questo 2014. La Lada come tutti
quelli che non hanno una C-Elysée.