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F.RENAULT ALPS
IL CASO
Alessio puoi raccontare cosa è suc-
cesso?
“All'ultimo momento uno dei miei sponsor
è saltato. In questo modo mancherebbe il
budget necessario per finire la stagione. Se
nessuno si fa avanti credo che dovremo fer-
marci qui”.
Non c'è proprio soluzione?
“Stiamo aspettando delle conferme da par-
te di altri sponsor. Speriamo arrivino delle
risposte positive, ma al momento la mia
partecipazione alle gare del Mugello e di
Jerez non è garantita”.
Sarebbe davvero un peccato, la sta-
gione non stava andando affatto
male. Eri soddisfatto di quanto fatto
sin qui?
“Si, credo di aver fatto una stagione in cre-
scendo. A parte il debutto di Imola tutte le
altre gare sono state positive. Ho sfiorato la
pole a Pau e al Red Bull Ring mostrando
quindi una certa velocità. Con questi risul-
tati speravo di trovare qualche sponsor in
più, invece purtroppo non è stato cosi.
Capisco. Il momento è economicamente
molto difficile”.
Quali sono stati i momenti più esal-
tanti di queste prime gare e quelli che
invece non vorresti si fossero verifi-
cati?
“Il momento più esaltante e quello più
brutto si sono verificati a Pau e sono arri-
vati assieme. Mi sono davvero esaltato per
la velocità che avevo e per come mi stavo
destreggiando in pista, ma poi sono rima-
sto molto deluso per aver mancato la pole
per un soffio. Fare la pole a Pau da debut-
tante non mi sarebbe affatto dispiaciuto e
averla mancato per così poco mi ha dato
fastidio”.
Ci sono anche tre podi che dimostra-
no la tua crescita.
“Anche quelli sono risultati che ovviamen-
te mi hanno molto soddisfatto. Il primo
podio al Red Bull Ring è stato quello che ha
dato una svolta alla stagione. Non avevo
punti in classifica mentre dopo quel secon-
do posto ho cominciato a risalire. Sapevo di
avere un buon potenziale, ma fino a quel
momento, in qualifica, non lo avevo sfrut-
tato. In gara invece, era sempre arrivato
qualche errore. Dopo quel bel risultato ho
capito che avrei potuto avere delle corse
positive da li in avanti e infatti sono arriva-
ti altri buoni risultati”.
Facendo un passo indietro. Come è
stato l'impatto con la Formula
Renault 2.0 per te che arrivavi dalla
Formula Abarth?
“Per quanto mi riguarda ho trovato una
macchina molto più difficile da guidare. La
ragione credo risieda nel fatto che si usano
le gomme Michelin che, rispetto alle Kum-
ho, richiedono un maggiore impegno per
trovare il limite. Oltre alla macchina va poi
sottolineato l'alto livello del campionato
che non rende certo la vita facile”.
Sperando che tu possa esserci nei
prossimi due round, credi che la vit-
toria potesse essere un obiettivo rea-
listico?
“Sono convinto di sì. Anzi credo che la
seconda gara in Austria avrei potuto pro-
prio vincerla se non avessi perso troppo
tempo in partenza. E' stato in quel primo
giro che ho preso quel distacco che non
sono più riuscito a colmare. Un peccato
perché avevo la velocità per vincere. Anche
per le due gare che rimangono ho delle bel-
le aspettative, ammesso che ci sarò. Il
Mugello è una pista che mi piace molto.
Una vittoria sarebbe proprio l'ideale.
Anche Jerezmi piace. Ci ho provato lo scor-
so anno con l'Auto GP e devo dire che mi
sono trovato davvero bene e spero di ripe-
termi. Il mio obiettivo stagionale comun-
que è quello di raggiungere il terzo o il quar-
to posto in classifica. Se tutto gira come
deve, credo si possa fare”.
Visto che ne parlano tutti e che siete
quasi coetanei. Cosa ne pensi del
debutto in F.1 di Max Verstappen?
“Passare dalla F.3 alla F.1 a quell'età è deci-
samente un grande salto. Forse è prematu-
ro. Penso non ci sia andato solo per meri-
to, ma anche perché ha le conoscenze giu-
ste. Ciò non toglie che sia veloce e abbia
talento. Vedremo cosa succederà”.