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GP2
GARE A SPA
Filippo Zanier
LAT
Per farcela ha dovuto aspettare ben 15 gare,
ma non poteva sperare in una vittoria più
bella e significativa di così. A Spa, la pista
dei campioni, quella che nel 1992 vide
Michael Schumacher celebrare il primo di
91 successi in F.1, Raffaele Marciello si è
finalmente messo alle spalle per la prima
volta l'intera griglia della GP2, tagliando il
traguardo per primo alla fine di una delle
gare più entusiasmanti della stagione.
Alla faccia di una classifica di campionato
che, in puro stile GP2, premia due vetera-
ni come Jolyon Palmer e Felipe Nasr,
rispettivamente al quarto e al terzo anno
nella serie, la Feature Race sul circuito bel-
ga ha visto scontrarsi Marciello e Stoffel
Vandoorne, due piloti che rappresentano il
futuro della categoria e che la F.1 segue con
attenzione non perché sostenuti da muni-
fici sponsor (come il Banco do Brasil che
appoggia il brasiliano in orbita Williams)
ma per il talento che hanno mostrato fino-
ra e che li ha portati a far parte dei pro-
grammi Junior di Ferrari e McLaren.
LA LEZIONE DI
GUIDA DI MARCIELLO
Quel talento, Raffaele e Stoffel l'hanno
messo in mostra quando più serviva, inter-
pretando meglio di tutti una gara compli-
cata, interrotta da una pioggia torrenziale
e resa ancora più difficile da un asfalto che
dopo la ripartenza si asciugava giro dopo
giro. In una situazione estrema, le due stel-
le hanno brillato come mai prima, rifilan-
do alla concorrenza distacchi abissali.
Cecotto, terzo al traguardo e pur autore di
una buona gara, ha accusato un ritardo di
35", il leader di campionato Palmer (che ha
chiuso 6°) si è preso un minuto pieno. Una
vera e propria lezione di guida, ma è bene
sottolineare che se a distinguersi sono sta-
ti entrambi i rookie, l'italiano questa volta
è stato superiore e con lui la Racing Engi-
neering, che nella lotta tra i muretti si è
dimostrata più efficace della ART. Nono-
stante una gara fino a quel momento mol-
to aggressiva di Marciello, capace di passa-
re subito al terzo posto e poi di sopravan-
zare con facilità Cecotto per la seconda
piazza, il team di Nicolas Todt sembrava
infatti in pieno controllo, con Vandoorne
leader e un vantaggio di quasi cinque
secondi a soli otto giri dalla fine. In situa-
zioni del genere di solito chi è davanti
aspetta che sia chi insegue a fare la prima
Il bel duello tra Vandoorne e Marciello
1...,48,49,50,51,52,53,54,55,56,57 59,60,61,62,63,64,65,66,67,68,...106
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