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mossa, ma la ART ha invece scelto di fare
rientrare il proprio pilota per primo, alla
fine del 17° passaggio. Intelligentemente, la
Racing Engineering ha deciso di tenere
Marciello fuori per altri due giri, e lì Raf-
faele ha fatto il suo capolavoro: nonostan-
te gomme "rain" ormai sulle tele, che ren-
devano la vettura decisamente ballerina nei
tratti più veloci come Raidillon, Puhon e
Blanchimont, "Lello" ha sfruttato due giri
deboli di Vandoorne (quello di rientro e il
giro di uscita a gomme fredde) per spinge-
re a fondo e dimezzare il distacco. Quando
poi, con soli 2"5 da recuperare, la vettura
bianco-rossa del belga è diventata visibile,
Raffaele ha reagito come lo squalo che sen-
te l'odore del sangue e in un attimo gli si è
portato addosso. Il pupillo della McLaren
non ha avuto la forza di reagire, fiaccato
anche da un treno di gomme che non sem-
brava garantirgli grande grip, eMarcello ha
così piazzato l'affondo a due giri dalla fine
alla curva Rivage, mettendo subito un gap
rassicurante tra sé e il rivale.
UN CONTATTO ROVINA
LA GARA 2 DI RAFFAELE
Far risuonare sul podio della GP2 l'inno di
Mameli (non accadeva da Monza 2012,
quando si imposero sia Luca Filippi sia
Davide Valsecchi) è stata la migliore rispo-
sta alle critiche che la stessa FDA aveva
rivolto a Raffaele viaTwitter dopo l'errore
di gara 1 in Ungheria. A suo tempo la stri-
gliata pubblica di Luca Baldisserri era sta-
ta accolta da molti con una certa indigna-
zione, ma a giudicare dalla reazione
mostrata da Raffaele, sia in gara 2 a Buda-
pest che questo fine settimana a Spa, pare
aver sortito il suo effetto. Del resto a livel-
lo internazionale la tenerezza non è certo
una delle caratteristiche dei programmi
Junior, come dimostrano i tanti schiaffi
morali riservati da Helmut Marko ai suoi
piloti. Marciello avrebbe avuto il passo per
ripetersi in gara 2, ma è uscito di scena già
al primo giro dopo un contatto a Les Com-
bes con ArtemMarkelov. Partito ottavo per
via della griglia invertita, anacronismo che
la GP2 insiste a mantenere nonostante sia-
no sempre di più i campionati che lo abban-
donano, Raffaele si è toccato con il russo ed
è andato in testacoda, ripartendo 24esimo.
Da lì a fine gara per lui nove sorpassi e il
secondo giro più veloce della corsa, a con-
ferma di una competitività ancora ai mas-
simi livelli.
NASR PROVA
LA RIMONTA
Se nella Feature Race, la più importante del
weekend, a mettersi in evidenza sono stati
Marciello e Vandoorne, la gara sprint di
domenica ha invece visto Nasr sugli scudi.
Il pilota della Carlin non aveva iniziato
bene il fine settimana belga, rivelandosi
lento sia nelle prove libere che in qualifica.
Le gare però, hanno raccontato una storia
diversa e complice un Palmer in versione
dimessa, il brasiliano è riuscito a mettere il
primo mattone di un tentativo di rimonta:
quarto in gara 1, con Palmer sesto, e vinci-
tore nella sprint con il rivale sull'ultimo
gradino del podio. Aggiungendo il giro
veloce in gara 2, che vale due punti, sono
undici in totale i punti che Felipe ha recu-
perato sulla testa della classifica, che ora lo
vede staccato di 32 lunghezze con ancora
tre round del campionato da disputare e
132 punti da assegnare. Abbastanza per
sperare, soprattutto se il binomio Dams-
Palmer dovesse accusare ancora delle bat-
tute d'arresto. In realtà, in termini di com-
petitività la vettura del team transalpino
sembrava valida come al solito, come dimo-
strato dal secondo posto ottenuto in quali-
fica, ma in gara Palmer si è dissolto, spe-
cialmente quando ha dovuto affrontare le
condizioni difficili del sabato. In quel caso
l'ottavo posto è stato un regalo di Nathana-
el Berthon e Simon Trummer, che si sono
messi fuori gioco con un contatto, altri-
menti Palmer sarebbe stato addirittura
ottavo. Il podio della Sprint Race ha rimes-
so un po' a posto le cose, ma di sicuro quel-
lo di Spa non è stato il pilota incisivo che
abbiamo visto in altre occasioni.
Nasr ha conquistato gara 2