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IMENTICATI
Massimo Costa
Sono due ottimi piloti, i risultati sono stam-
pati per confermarlo. E anche in Giappone
lo hanno dimostrato. Eppure rischiano
seriamente di ritrovarsi senza un volante nel
2015. Stiamo parlando di Jenson Button e
Jean-Eric Vergne. Certo, l’inglese è un vete-
rano e, si potrebbe pensare, può anche farsi
da parte per lasciare spazio ad altri colleghi.
Ma Button vuole tenere il punto. L’arrivo
dellaHonda come partner della “sua”McLa-
ren, le voci che lo vorrebbero a piedi per
lasciare spazio a Fernando Alonso (aumen-
tate in maniera esponenziale a Suzuka dopo
che si è capito che Sebastian Vettel finirà in
Ferrari), lo stanno ferendo non poco. A que-
sto si aggiunge che la McLaren, che per due
stagioni gli ha confezionato una monoposto
non competitiva e lui zitto zitto, a testa bas-
sa, ha solo pensato a lavorare sodo, si è ben
guardata dalo sbilanciarsi verso una confer-
ma, considerandoloquasi un intruso. Inpar-
ticolare Ron Dennis, qualche mese fa arrab-
biato per certe sue prestazioni altalenanti.
Ed è vero, Button non è un pilota continuo
nell’arco di una stagione intera, non lo è sta-
to neanche quando ha vinto il mondiale con
la imbattibile Brawn, ma rimane un serio
professionista capace di leggere come pochi
altri lo svolgimento di un Gran Premio,
soprattutto quando le condizioni climatiche
sono variabili. Button ha chiaramente detto
che se il suo contributo non verrà ritenuto
essenziale dallaHonda e dallaMcLaren, non
accetterà soluzioni di ripiego, con squadre di
secondo o terzo piano. Dunque, ecco che vi
è la concreta possibiità che la F.1 perda nel
2015 uno dei suoi campioni del mondo.
Vergne invece, dopo tre anni di Toro Rosso,
rischia seriamente di fare la fine di Seba-
stien Buemi o di Jaime Alguersuari. Sacri-
ficato per lasciare spazio a Max Verstap-
pen (ma lo sarebbe stato anche per dare un
sedile a Carlos Sainz), il francese passerà
alla storia per avere perso una doppia
opportunità di approdo nel team da tutti
sognato: la Red Bull. Vergne lo scorso anno
se ne ebbe parecchio a male quando Hel-
mut Marko decise che era Daniel Ricciar-
do e non lui il candidato da affiancare a
Vettel nel team diretto da Christian Hor-
ner. Per la prima volta dopo la lunga
accoppiata composta da Vettel e Mark
Webber, che dal 2009 bloccava l’ascesa dei
giovani del programma Junior, si era libe-
rato un sedile alla Red Bull e Vergne ave-
va perso il treno. O meglio, è stato tenuto
in sala di attesa. Roba da non dormirci la
notte. Chissà cosa penserà ora che per il
secondo anno consecutivo la squadra prin-
cipale di Dieter Mateschitz si è ritrovata
nuovamente con un volante libero per la
dipartita di Vettel. E lui, Vergne, già sacri-
ficato in estate, ancora non ne può appro-
fittare perché già cancellato dalla mente di
Marko che ha promosso Daniil Kvyat.
Roba da psicologo insomma, un tratta-
mento che Jean-Eric certo non meritava.
Button e Vergne rischiano seriamente
di uscire definitivamente dal mondiale
F.1; la McLaren-Honda punta su
Alonso e non intende confermare
l’inglese, la Red Bull non ha neanche
preso in considerazione il francese
