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Stefano Semeraro
Un podio amaro, in un weekend ad alto tasso di
emozioni. Soprattutto per Sebastian Vettel, pas-
sato dai lacrimoni per l'addio alla Red Bull alla
gioia di un terzo posto strappato grazie alla giu-
sta tattica e ad una buona dose di talento, ma
subito turbata dalla notizia dell'incidente a Jules
Bianchi. In qualifica, Vettel non ha brillato, anzi
aveva dovuto incassare l'ennesimo smacco da
parte di Daniel Ricciardo, ma in gara è stato chi-
rurgico. Ha copiato la tattica Mercedes, restan-
do in pista un giro in più sulla gomme da bagna-
to quando la safety-car è uscita, riuscendo così a
passare davanti al compagno di squadra Ricciar-
do e a installarsi dietro le Williams. Con due sor-
passi da campione, Seb è riuscito poi a saltare
sia FelipeMassa sia Valtteri Bottas, e sempre con
Ricciardo alle calcagna il campione del mondo si
è messo all'inseguimento di Jenson Button, sot-
traendogli il terzo posto quando l'inglese è entra-
to ai box per il cambio gomme. Jenson è tempo-
raneamente riuscito a ripassare il duo della Red
Bull, ma è poi rientrato ai box e a quel punto Vet-
tel è tornato terzo, proprio appena prima dello
stop alla gara. «Ovviamente è stato grandioso
tornare sul podio – ha detto poi – specie a Suzu-
ka che è la mia pista preferita, ma davanti alla
sorte di Jules tutto passa in secondo piano».
Anche il clamoroso annuncio di sabato mattina,
quando Chris Horner aveva ufficializzato quello
che era ormai nell'aria da tempo, e cioè che nel
2015 Vettel non sarà più un pilota Red Bull. Pas-
serà alla Ferrari, anche se l'ufficialità non è anco-
ra arrivata, e la velenosa battutina di Horner
(«evidentemente la Ferrari gli ha fatto un offer-
ta che non poteva rifiutare») lo conferma. «Non
me ne sto scappando via dalla Red Bull», aveva
dichiarato Vettel sabato dopo le qualifiche.
«Non me ne sto andando perché non amo que-
sto team o qualche persona in particolare. Non
è una decisione che ho preso in base ai risultati
di questi ultimi tempi. Sono decisioni che non si
prendono dalla sera alla mattina. Ed è sempre
un passo molto importante quello che chiude un
rapporto così importante. Non c'è stato nessun
attrito fra di noi, e questo ha reso la mia scelta
ancora più difficile». Chissà se sarà altrettanto
difficile per il tedesco riuscire dove persino
Alonso ha fallito, imitando il suo grande maestro
Michael Schumacher: vincere un quinto titolo
mondiale con la Ferrari. «Non mi aspettavo che
Seb se ne andasse davvero – ha commentato Ric-
ciardo, che nel 2015 si ritroverà come compagno
di squadra un rookie rampantissimo come
Daniil Kvyat -, ora posso dire che è stato bello
correre con lui almeno un anno. E sono convin-
to che Daniil sia la persona giusta per rimpiaz-
zare Seb. Non ha molta esperienza, ma mi aspet-
to che sarà velocissimo».
Non me ne sto andando perché non amo
questo team o qualche persona in particolare.
Non è una decisione che ho preso in base ai risultati di
questi ultimi tempi. Sono decisioni che non si prendono
dalla sera alla mattina. Ed è sempre un passo molto
importante quello che chiude un rapporto
così importante. Non c'è stato nessun attrito fra di noi,
e questo ha reso la mia scelta ancora più difficile
SEBASTIAN VETTEL
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