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Filippo Zanier
Dopo aver sofferto e limitato i danni a Singapo-
re, in casa Williams attendevano con impazien-
za Suzuka. Su una pista dove il motore Merce-
des poteva tornare a fare la differenza, il team
di patron Frank era consapevole di poter dire la
propria e la qualifica aveva dato ampiamente
ragione alla truppa guidata in pista da Rob Sme-
dley: sull'asciutto, infatti, le FW36 avevano
volato, garantendosi la seconda fila con Valtte-
ri Bottas e FelipeMassa nell'ordine, con sei deci-
mi rifilati dal finlandese alla Ferrari F14T di Fer-
nando Alonso e oltre nove alla Red Bull RB10 di
Daniel Ricciardo. Insomma, se non per combat-
tere ad armi pari con le Mercedes, per la Wil-
liams c'era la performance necessaria per assi-
curarsi il podio e sperare magari in qualcosa di
più se le due frecce d'argento là davanti fossero
incorse in qualche problema, tecnico o di "rela-
zioni interpersonali" tra i piloti. Nella mattina-
ta di domenica, però, quando hanno aperto le
finestre, i tecnici del team di Grove si sono tro-
vati davanti quello che le previsioni meteo ave-
vano abbondantemente preannunciato: pioggia
e asfalto bagnato, elementi capaci di trasforma-
re una possibile cavalcata verso il podio in una
gara di sofferenza.
È stato evidente fin dai primi giri di gara, dopo
che la safety-car è rientrata ai box, che sulle pie-
ghe rese scivolose dall'acqua la FW36 non era la
macchina "supersonica" vista il giorno prece-
dente, ma finché hanno potuto gareggiare sulle
"full wet" siaMassa sia Bottas hanno corso bene,
tenendo alle spalle le due Red Bull di Sebastian
Vettel e Daniel Ricciardo.I problemi, per le due
vetture nei colori Martini, sono iniziati quando
è stato il momento di passare alle intermedie.
Con le gomme da bagnato leggero, infatti, la
carenza di carico aerodinamico congenita nella
FW36 si è fatta ancora più evidente e i due pilo-
ti hanno iniziato a faticare e a perdere terreno
sugli inseguitori. Il primo a cedere è stato, come
ci si attendeva, Felipe Massa. Storicamente mai
troppo a proprio agio sotto la pioggia, il brasi-
liano è stato infilato al sedicesimo giro da Vet-
tel e alla tornata seguente da Ricciardo, in
entrambi i casi "sverniciato", quasi come fosse
fermo. Innegabile il vantaggio delle Red Bull, in
quelle condizioni, ed infatti anche la quarta
piazza di Bottas è durata pochi minuti in più: è
il giro 18 quando Vettel passa il finlandese
all'esterno al tornantino, mettendo inmostra un
vantaggio di trazione imbarazzante. Un giro più
tardi fa lo stesso anche Ricciardo, e per la Wil-
liams è ufficialmente la fine delle ostilità. Da lì
in poi, le due monoposto del team britannico
navigheranno senza patemi verso la fine antici-
pata della corsa, in sesta e settima posizione.
Non un grandissimo risultato, è vero, ma con il
ritiro di Alonso e il tredicesimo posto di Raikko-
nen fanno altri 14 punti guadagnati sulla Ferra-
ri in classifica costruttori, per un terzo posto che
si fa sempre più saldo.
CCIA FREDDA
La pioggia ha rovinato i piani della Williams, pronta a lottare per il podio
dopo una qualifica super, ma per via di un carico aerodinamico penalizzante Bottas e Massa
hanno sofferto tantissimo uscendo dalla lotta per il podio
1...,25,26,27,28,29,30,31,32,33,34 36,37,38,39,40,41,42,43,44,45,...92
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