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NELLA STORIA
Antonio Caruccio
Max Verstappen sarebbe stato il protagoni-
sta indiscusso del fine settimana essendo
stato il più giovane pilota della storia della
F.1 a guidare una monoposto nel corso di
un evento ufficiale. Invece, l’addio di Seba-
stian Vettel alla Red Bull prima e l’inciden-
te di Jules Bianchi dopo, hanno ovviamen-
te tolto l’olandese dalla luce dei riflettori.
Max comunque ha scritto una nuova pagi-
na di storia del mondo della Formula 1 per-
ché con i suoi 17 anni compiuti poco prima
di partire per il Giappone, ha infranto ogni
record di precocità. Verstappen ha portato
a termine la prima sessione di prove libere,
prendendo il sedile di Jean-Eric Vergne,
concludendo con il dodicesimo tempo, a
pochi decimi dal compagno Daniil Kvyat,
davanti a piloti più esperti e blasonati. Nel
finale di sessione si è dovuto fermare per
un problema al motore, arrivato comunque
a fine chilometraggio, che lo ha costretto a
parcheggiare la vettura in via di fuga. Entu-
siasta Helmut Marko, che dimostra di aver
trovato un altro astro nella costellazione
dei piloti Red Bull: “Abbiamo scelto di pun-
tare su Verstappen dopo aver visto le sue
prestazioni in Formula 3 a Spa-Francor-
champs e al Norisring. Su un circuito citta-
dino, con la pioggia, ha dimostrato di ave-
re un controllo del mezzo innato, netta-
mente superiore alla concorrenza, e abbia-
mo capito che dovevamo assolutamente
puntare su di lui”.
Da parte sua Verstappen non sembra esse-
re rimasto particolarmente scioccato da
questa esperienza, ed anzi pianifica già
quando sarà l’ora di tornare alla guida: “Per
me si trattava di prendere confidenza con
la vettura, soprattutto su un circuito diffi-
cile come Suzuka. Sono rimasto impressio-
nato dalla potenza del motore. La macchi-
na è più grande rispetto alla Formula 3 con
cui corro di solito, e ho dovuto spendere
alcune tornate per prendere le misure alla
monoposto. Non ho corso alcun rischio e
ho guidato al di sotto del limite per tutto il
turno. Ringrazio Red Bull per questa
opportunità, mi trovo bene con la squadra
e mi piace il mio gruppo di lavoro. Spero di
poter girare anche ad Austin, San Paolo ed
Abu Dhabi. Ora che so cosa significa guida-
re una Formula 1, non vedo l’ora di farlo
ancora”. Adesso però, Verstappen dovrà
concentrarsi sul finale della Formula 3, e
sperare negli ultimi appuntamenti di Imo-
la e Hockenheim per ribaltare la situazione
in classifica che lo vede inseguire Esteban
Ocon.
