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FORMULA 1
GP GIAPPONE
Filippo Zanier
La fama dello sciamano, quello che capisce
meglio di tutti le condizioni meteo e quel-
le dell'asfalto, Jenson Button se l'è
costruita con uno straordinario GP del
Canada del 2011, gara pazzesca che lo vide
trionfare dopo ben cinque soste ai box, tre
delle quali fatte anticipando tutta la con-
correnza nella scelta (giusta) degli pneu-
matici. Da allora, ogni qual volta il trac-
ciato è in condizioni miste, ogni volta che
capire quali gomme montare si fa diffici-
le, il britannico della McLaren è la cartina
al tornasole del paddock. Tutti lo tengono
d'occhio, tutti guardano se gli uomini del
suo box si stanno preparando per una
sosta per non perdere l'attimo che può
fare la differenza. La riprova del perché
questo accada, Button l'ha data ancora
una volta domenica scorsa: partito dall'ot-
tava piazzola in griglia dopo una qualifica
che faceva presagire l'ennesima gara con
il coltello fra i denti per lui e la sua MP4-
29, Jenson si è in realtà esaltato proprio
nell'interpretare le condizioni del manto
d'asfalto, creando per sé e il team una pos-
sibilità decisamente inattesa. Dopo il via
dietro safety-car, l'interruzione dopo due
giri e il nuovo via alle spalle della vettura
della direzione gara, Button è stato infat-
ti il primo in assoluto ad entrare ai box per
montare le Pirelli intermedie (seguito a
stretto giro di posta da Pastor Maldona-
do) e la scelta si è immediatamente dimo-
strata quella giusta. Spinta dai cronologi-
ci fatti segnare dal pilota di Frome, fin dai
primi intertempi all'altezza di quelli stac-
cati dall'irraggiungibile duo Mercedes con
le "full wet", l'intera griglia è infatti rien-
trata ai box per imitarlo nell'arco di appe-
na due giri, permettendo così a Button di
risalire fino alla terza piazza. A dimostra-
zione del fatto che la sensibilità di guida
non serve solo per scegliere quali copertu-
re montare, ma anche e soprattutto per
portare al limite la monoposto in condi-
zioni, da lì in poi l'alfiere della McLaren è
stato autore di una gara straordinaria, che
lo ha visto impotente nei confronti delle
Mercedes, ancora una volta troppo forti
per tutti, ma capace di lottare ad armi pari
con due Red Bull decisamente in forma.
Anche quando un cambio di volante per
risolvere lievi noie di natura elettronica
l'ha ritardato di qualche secondo, facen-
dogli perdere la terza piazza a favore di
Sebastian Vettel , Jenson non si è dato per
vinto e non solo non ha mollato il tedesco,
ma ha anche risposto colpo su colpo agli
1...,22,23,24,25,26,27,28,29,30,31 33,34,35,36,37,38,39,40,41,42,...92
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