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Antonio Caruccio
Il weekend della Toro Rosso a Suzuka non può lascia-
re il sorriso sul volto dei ragazzi di Faenza. Non solo
per le tragiche vicende dell’incidente di Jules Bianchi,
ma per il potenziale inespresso dalla vettura. Nelle pro-
ve libere infatti, oltre ad aver portato al debutto Max
Verstappen, la STR9 aveva dimostrato un grande pas-
so sull’asciutto promuovendo gli aggiornamenti porta-
ti in questa occasione, ma già nelle qualifica qualcosa
non era andato per il verso giusto. Jean-Eric Vergne,
che ha percorso meno chilometri di tutti per due pro-
blemi tecnici oltre che per aver ceduto il volante a Ver-
stappen, dopo aver concluso la qualifica con l’undice-
simo tempo si è visto arretrare ventunesimo per la
sostituzione del propulsore, il sesto da inizio stagione,
penalità che Kvyat aveva già scontato aMonza due gare
fa. Il francese comunque, in gara ha rimontato egregia-
mente sino ad agguantare la nona posizione finale che
gli regalava anche due punti nella classifica del mon-
diale. Se non fossero arrivate la safety-car e la bandie-
ra rossa, Vergne, che è stato insieme a Valtteri Bottas
il pilota a fare lo stint più lungo con le intermedie (27
giri), avrebbe potuto guadagnare altre posizioni. Nega-
tivo invece, il bilancio di Kvyat. Il russo, che sabato
mattina aveva ricevuto la notizia della promozione in
RedBull per il prossimo anno al posto di SebastianVet-
tel, non ha passato il taglio del Q2 dovendosi acconten-
tare del tredicesimo tempo. A penalizzarlo vetture
troppo lente nel giro di lancio che non gli hanno per-
messo di arrivare con le gomme calde al momento giu-
sto. In gara, la sua prima completamente bagnata, è
stato bravo nel non commettere gravi errori, ma la stra-
tegia del team, che lo ha richiamato ai box poco prima
della sospensione, gli ha tolto la possibilità di rimane-
re in zona punti.
