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FORMULA 1
GP RUSSIA
Una domenica incolore ha certificato l'addio della Red Bull
al titolo che aveva conservato gelosamente per quattro anni e
che ora si è spostato poco lontano, a Brackley. Ma Horner
è già concentrato sulla rivincita del 2015
UN DISPIACER
12 MIGLIA
Stefano Semeraro
E così è finita. Anche la lunga serie di anni
felici della Red Bull-Renault, fatta dei quat-
tro titoli consecutivi di Sebastian Vettel, a
Sochi si è ufficialmente chiusa. A Chris Hor-
ner non è restato che osservare con rasse-
gnazione la settima posizione di Daniel Ric-
ciardo, l'ottava di Vettel e fare i complimen-
ti ai rivali dellaMercedes. «Congratulazioni,
hanno messo insieme un'annata davvero
straordinaria. Dopo quattro anni il titolo
Mondiale alla fine si è spostato di 12
miglia...». Ovvero quelle che separano Mil-
ton Keynes, dove fa base la Red Bull in
Inghilterra, a Brackley, il quartier generale
britannico della Mercedes. Sicuramente un
riconoscimento, ma anche unmodo per sot-
tolineare che, sotto sotto, sempre di un tito-
lo “made in Great Britain” si tratta.
«Noi abbiamo avuto una stagione disastro-
sa - ha continuato Horner – da febbraio in
poi abbiamo faticato a raccapezzarci attorno
alla macchina, ma questo ci motiva ancora
di più. Nonostante tutto siamo ancora
secondi, e l'unico team oltre alla Mercedes
che è riuscito a vincere un GP quest'anno,
anzi, ben tre. Il fatto che siamo riusciti a
recuperare in parte è già un bel successo.
L'anno prossimo, se andrà a buon fine il
lavoro sulla power unit, contiamo di torna-
re a dar loro del filo da torcere».
Fatalista Vettel, che ormai è pronto a conse-
gnare alla concorrenza anche il 'suo' titolo,
quello piloti. «Oggi ho avuto una buona par-
tenza, poi ho lottato un po' con Ricciardo
all'inizio, ma la velocità da lì in poi non era
nulla di speciale, un po' il problema che ave-
vamo sofferto anche in qualifica. All'inizio