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FORMULA 1
GP RUSSIA
CRESCE L’OT
La Caterham ha disputato una
buona gara soprattutto con un
ritrovato Ericsson che da Suzuka
sembra avere cambiato decisamente
passo (finalmente) mentre
Kobayashi ha deluso le attese
Antonio Caruccio
C’è una pacata aria di ottimismo in casa Caterham per questo finale di stagio-
ne. Nonostante le continue voci di problemi economici, che stanno ora coinvol-
gendo soprattutto la Marussia, la Caterham ha potuto tirare il fiato e approfit-
tare di un circuito anomalo come quello di Sochi per rifarsi la bocca. Marcus
Ericsson dalle qualifiche di Suzuka sembra essere rinato, perché riesce a stare
davanti al compagno Kamui Kobayashi, avendo forse risolto i suoi problemi di
esperienza con la Formula 1. Lo svedese infatti, in qualifica era stato il primo
degli esclusi dal Q1, approfittando in griglia della penalizzazione della Force
India di Nico Hulkenberg per scattare dall’ottava fila. Nel primo stint di gara,
Marcus ha tenuto dietro le Lotus, gestendo anche il ritmo delle Sauber con le
gomme soft, ma dopo il pit-stop montando pneumatici medi non è riuscito a
mandare le coperture in temperatura, convincendo la squadra a richiamarlo per
una seconda sosta, operazione che ha chiaramente compromesso il risultato
finale di gara. Kobayashi invece, è rimasto spiazzato dalla comunicazione di
rientro della squadra al ventunesimo passaggio in pit-lane. Il giapponese si
aspettava un pit-stop ma è caduto dalle nuvole quando gli è stato comunicato
che si doveva ritirare per un problema di surriscaldamento ai freni. Se i risul-
tati prestazionali arrivano da un congelamento di sviluppi, dal punto di vista
tecnico sulla power-unit Renault non si sono verificati inconvenienti in questo
fine settimana russo.