DELL’ALPINE
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Silvano Taormina
Le vittorie sono più belle quando sono
sudate. In particolar modo quando ci si
mette di mezzo qualche imprevisto dell'ul-
timo minuto che, dapprima gela gli animi,
poi li fa sciogliere in una gioia tanto attesa.
Lo sanno bene in casa Signatech, la compa-
gine transalpina diretta da Philippe Sinault
che al termine della prova di Estoril, sea-
son-finale della European Le Mans Series,
ha impresso il proprio nome nell'albo d'oro
della categoria. Un successo che aveva già
assaporato lo scorso anno, giusto un paio
di stagioni dopo aver riportato in pista il
marchio Alpine, e che adesso la conferma
come uno dei punti di riferimento nella
classe LMP2. Co-autori di questo successo
sono tre giovani piloti dal piede pesante
che, nonostante ai loro esordi in monopo-
sto non abbiano raccolto quanto sperato,
pian piano si stanno costruendo una repu-
tazione e togliendo più di una soddisfazio-
ne nel mondo dell'endurance. Per il france-
se Nelson Panciatici si tratta del secondo
sigillo dopo quello messo a segno lo scorso
anno sempre con la Signatech. Discorso
simile per il giovanissimo connazionale
Paul Loop Chatin, campione uscente della
defunta classe LMPC. Infine c'è il britanni-
co Oliver Webb, subito al top al termine
della sua prima stagione con i prototipi.