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WTCC

INTERVISTA A RIBEIRO

Il campionato sta volgendo al termi-

ne. E' stata la prima stagione di un

nuovo corso. E' soddisfatto o cambie-

rebbe qualcosa?

“Ci sono sempre tante cose che potrebbero

essere aggiustate. Quello che mi piacerebbe

fare è cambiare il livello tecnico dei team.

Oggi c'è troppa disparità. Vi dico un aneddo-

to. Dopo la gara di Pechino, Yvan Muller è

venuto a prendere un caffè e fra le altre cose

di cui abbiamo parlato, mi ha confessato che

non rimane quasi nulla da scoprire sulla C-

Elysée. Questo per dire che dopo migliaia e

migliaia di chilometri di test conoscono la

vettura in ogni suo dettaglio. Se li comparia-

mo con altri team che hanno fatto due o tre

giorni di test, si capisce che loro hanno cor-

so in un'altra categoria. Un livello tecnico

completamente differente.”

E come si potrebbe fare per ridurre

questo gap?

“Bisognerebbe cambiare il regolamento tec-

nico, ma occorrerebbe una soluzione che

metta d'accordo tutti e non è facile”.

Ci state lavorando?

“Queste sono solo mie considerazioni. Un

desiderio. La realtà è ben più complessa Se

qualcosa deve essere cambiato è la FIA che

dovrà farlo. Al regolamento TC1 ci si è arri-

vati dopo tanto lavoro. E' stata un'idea di

Jean Todt. Ricordo che si era ancora nel suo

primo mandato e venne a vedere il WTCC

in Marocco. Disse che la promozione era

ottima così come lo show, la copertura

televisiva e il calendario. Disse però, che le

macchine erano noiose, senza appeal, dif-

ficili da guidare per piloti che non avevano

grande esperienza nel Turismo e che non

attiravano le case. Un mondo chiuso che

non attirava nemmeno i piloti. Spinse per

un cambiamento e la FIA lavorò in questo

senso, partorendo il concetto TC1 che poi

in ottomesi, lavorando giorno e notte, ven-

ne attuato sulle vetture. E' stato arduo, ma

alla fine abbiamo messo assieme uno

schieramento di vetture TC1 soddisfacen-

te e il prossimo anno ci saranno solo quel-

le. Alla fine questo è quello che conta. Esse-

re riusciti a concepire un regolamento tec-

nico e tradurlo in uno schieramento di vet-

ture in pochissimo tempi. Questa è la vera

e grande soddisfazione di quest'anno. Il

resto, le idee personali, non hanno molta

importanza”.

L'anno prossimo ci sarà una classe

TC2 che correrà assieme al WTCC?

“No, i lavori sulla classe TC2 si sono ferma-