25
Ma fino al Giappone non aveva avuto
la certezza?
«Non lo sapevo con sicurezza. Ma non biso-
gna essere un ingegnere nucleare per fare
due più due. In fondo è un ambiente molto
piccolo, la F.1. Siamo tutti dispiaciuti che se
ne vada, ma capisco che aveva bisogno di
nuove sfide, e il momento è stato quello giu-
sto anche per noi».
La sua partenza quanto è dovuta alla
frustrazione di quest'anno e quanto
al prestigio della Ferrari?
«Penso che tutto nella vita abbia un tempo.
E' stata una stagione dura per lui e la chan-
ce di passare alla Ferrari si è presentata da
sola. Magari no n sarebbe stata ancora lì fra
un anno. Quindi il momento è stato ideale
per Sebastian. Poi Sebastian è sempre stato
un fan di tutto quello che aveva fatto Schu-
macher».
Sarebbe potuto rimanere, se la sta-
gione fosse andata meglio?
«Non lo so. Bisogna chiederlo a lui. Noi pos-
siamo solo pensare agli anni fantastici che
abbiamo passato insieme, augurargli tutto
il bene possibile per il futuro e sperare che
guardi spesso il nostri retrotreno...».
E' sorpreso che la Ferrari a questo
punto si ritrovi con la possibilità di
avere sotto contratto tre top-driver?
«Magari sono molto intelligenti e hanno
anticipato l'arrivo della terza macchina!
Solo che il terzo pilota dovrebbe essere
una matricola e non è facile capire a qua-
le di quei tre campioni toccherebbe il ruo-
lo».
Quindi secondo lei arriveremo alla
terza macchina?
«Io spero cheMarussia eCaterhamce la fac-
ciano. Se non sarà così, e dovremo schiera-
re una terza macchina, saremo in grado di
farlo. Ma dobbiamo saperlo in fretta, siamo
già a novembre. Dal punto di vista logistico
sarebbe dura, ma se saremo chiamati a far-
lo, saremo pronti».
Dopo Abu Dhabi Sebastian non sarà
più un uomo Red Bull. Quali sono i
momenti più belli che avete passato
insieme?
«Sebastiano ha vinto 38Grand Prix con noi,
e ha vinto quattro campionati. Alcuni dei
miei momenti più beli con lui risalgono alla
prima vittoria del team a Shanghai, nel
2009, poi al primo titolo vinto ad Abu Dha-
bi nel 2010, contro tutte le previsioni, poi la
sua rimonta a San Paolo nel 2012 per vin-
cere il campionato. E il 2013: potrei sceglie-
re una qualsiasi delle 13 gare che ha vinto».
Cosa gli dirà quando lo saluterà?
«Grazie! Ti auguriamo tutto il meglio e spe-
riamo che non sarai mai uno straniero alla
Red Bull, ma l'anno scorso sarai un avver-
sario...».