Background Image
Previous Page  24 / 78 Next Page
Basic version Information
Show Menu
Previous Page 24 / 78 Next Page
Page Background

24

FORMULA 1

CHRISTIAN HORNER

Christian Horner, ad Austin è ufficial-

mente svanita lapossibilitàdi unquin-

to titolo consecutivo per la Red Bull.

Fino a quando ci ha sperato?

«In realtà non avevamo speranze. C'era una

chance aritmetica, ma già il fatto che siamo

riusciti a tenere Ricciardo in corsa per il tito-

lo fino a tre gare dalla fine è un grande risul-

tato, considerato il dominio della Mercedes.

Già dai test invernali era chiaro che Hamil-

ton e Rosberg sarebbero stati i protagonisti».

E' stato difficile arrendersi dopo quat-

tro anni?

«Abbiamo avutounpo' di tempoper abituar-

ci all'idea. E per guardarla in un altro modo:

a paragone di come avevamo iniziato la sta-

gione, con tutto lo svantaggio che avevamo,

si è trattato di una delle più grandi rimonte

del team».

Al momento la Red Bull è un team in

transizione, con Vettel che se ne sta

andando e Ricciardo nei panni del

nuovo leader che farà squadra con un

giovane come Daniil Kvyat, che sarà

soloal suosecondoannoinF.1.Einpiù

AdrianNeweynonverràpiùallegare...

«No, verrà ancora a qualche gara...»

Ma non sarà più così coinvolto quoti-

dianamentecomeloèstatofinoadora.

Che effetto avrà sul team?

«Il team è cambiato nel corso del 2014, e poi

nullanella vitanonsi evolve, perché stare fer-

mi di solito significa retrocedere. E' un bene

checi stiamo trasformando.Guardateacome

è migliorato Daniel quest'anno: un talento

fantastico. Ovviamente è triste dover addio a

Sebastian, ma siamo molto eccitati per il

futuro. Adrian sarà sempre con noi. Sì, farà

unpassoindietro,masaremoingradodicon-

tare sulla sua esperienza, inoltre è molto

coinvolto nella progettazione della RB11».

Circolano voci che lei potrebbe lascia-

re laRedBull per trasferirsi allaMcLa-

ren al posto di RonDennis nel 2015. E'

in quella direzione che soffia il vento

del cambiamento?

«Be', è la prima volta che ne sento parlare! E'

molto gratificante, ma io sono impegnato al

100per cento con laRedBull, e nonho voglia

di andare in nessun altro posto».

Il vostro consulenteHelmut Marko ha

detto che Sebastian gli ha comunicato

che se ne sarebbe andato durante una

cena in Giappone. Voi quando l'avete

saputo?

«Sebastian me lo ha comunicato pochi atti-

mi dopo averlo detto adHelmut. Poi ha subi-

to chiamato Dietrich Mateschitz».

Aveva avuto delle avvisaglie?

«Conoscendolo da un po' dopo la pausa esti-

va ho notato che era distratto da qualcosa. In

particolareaSpaeaMonza. Credoche le trat-

tative fossero in corso da tempo».