Background Image
Previous Page  19 / 78 Next Page
Basic version Information
Show Menu
Previous Page 19 / 78 Next Page
Page Background

Stefano Semeraro

Come è triste Abu Dhabi, ancora quattro

anni dopo. Nel 2010 sulla pista dell'emi-

rato Fernando Alonso lasciò un mondia-

le già vinto per colpa di un errore del

muretto, stavolta ci tornerà per dare l'ad-

dio alla Rossa. L'ultima gara in Ferrari,

prima di passare alla McLaren, mentre

l'ultimo impegno di public relations per

il Cavallino l'ha vissuto in questi giorni

sempre da quelle parti, in Bahrain per il

weekend del Mondiale Endurance, dove

è andato a posare con l'equipaggio GT

della AF Corse, oltre che a fare un saluti-

no al suo vecchio amico Mark Webber,

impegnato con la Porsche nella gara del-

le LMP1. Ne ha approfittato per appog-

giare la causa dei piccoli team, gli “strac-

cioni” che tanto infastidiscono Bernie

Ecclestonema senza i quali neppure Nan-

do, che in F.1 ha esordito con la Minardi,

avrebbe avuto la certezza di guidare nel

Circus. «Non so bene quali siano i proble-

mi, né le soluzioni, ma so che ne trovere-

mo una. I piccoli team sono fondamenta-

li per sviluppare i giovani talenti, anche

perché lì tutti partono con le stesse chan-

ce». Ad Abu Dhabi non solo Alonso, ma

tutta la Ferrari vivrà un weekend partico-

lare. Il pilota di punta del team è ormai

un ex, con la testa già altrove, puntata ad

altri progetti, il suo sostituto, Sebastian

Vettel, ancora corre per la concorrenza.

L'unico vero ferrarista al momento, se

vogliamo, è Kimi Raikkonen, che però è

stato a lungo “disperso” durante questa

tormentata stagione della Rossa.

«Prevedo che io e Kimi andremo molto

d'accordo – si è lasciato sfuggire Vettel

parlando alla Bild am Sontag – perché lui

è uno molto sincero e diretto, quindi dal

lato umano non avremo assolutamente

nessun problema». I due in effetti sono

amici, anche se il termine amicizia, nel

caso di Ice man Kimi, va preso con le pin-

ze. Qualcuno avrebbe sognato di vedere

Vettel fare coppia con Alonso nella nuo-

va Ferrari che Marco Mattiacci sta cer-

cando di edificare sulle rovine di questa

stagione, ma per il tedesco nonostante la

glacialità del carattere, il finlandese pro-

mette di essere un partner decisamente

più soft. La ragione? La spiega lo stesso

Vettel: “Grazie a dio Kimi non ha nessun

interesse nelle questioni politiche all'in-

terno del team». Come a dire: tu pensa

correre, Kimi. Che io penso a vincere.

Chissà se sarà davvero così. Come sei pie-

na di dubbi, Abu Dhabi, quest'anno.

19

Alonso nel paddock di Al Shakir con l’amico Webber