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sembrava evidente a inizio stagione, si è
decisamente assottigliato da Monza in
avanti fino ad arrivare al sostanziale
pareggio delle ultime gare.
Forse non è una bella notizia per Bottas,
ma lo è senza dubbio per la Williams che
si ritrova con due piloti in grado di sfrut-
tare appieno il potenziale tecnico del team,
tornato di altissimo livello. Per la squadra
britannica, che con la doppietta di Abu
Dhabi ha colto in termini numerici il
miglior risultato della stagione, i motivi di
soddisfazione non mancano. Le prestazio-
ni di Massa sono infatti oro per Petrobras
e Banco do Brasil, che insieme a Martini e
Ranstad sono i supporter più munifici del
team di Grove: Il budget garantito è anco-
ra lontano da quello dei top team, ma dopo
anni di sofferenze il team è un periodo di
serenità economica che non viveva da
tempo, situazione che verrà ulteriormen-
te rafforzata dai dollari in arrivo grazie al
terzo posto nel Mondiale Costruttori. A
questo si somma una situazione tecnica
che promette bene anche in chiave futura:
la partnership con Mercedes per quanto
riguarda il gruppo motopropulsore è soli-
da, ed anche se gli altri lavoreranno sodo
per ricucire il gap è indubbio che le Power
Unit progettate a Brixworth si presente-
ranno al via del 2015 ancora come quelle
da battere. A costruirgli intorno una vet-
tura in grado di sfruttarle penserà il grup-
po diretto da Pat Symonds, che dopo esse-
re arrivato in squadra a luglio 2013 ha fat-
to in fretta a dimostrare di saper ancora
fare la differenza. Il suo lavoro di coordi-
namento sul progetto FW36, pur iniziato
tardi, ha infatti immediatamente dato
ottimi frutti, specialmente dopo la delibe-
ra del pacchetto di aggiornamenti arriva-
to in concomitanza con le prime gare euro-
pee che ha curato la cronica mancanza di
downforce. Quella 2015 sarà però la prima
monoposto su cui Symonds potrà far sen-
tire la propria voce fin dai primi tratti del
progetto: le sorprese potrebbero non esse-
re finite.