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EUROPEO RALLY

JANNER

PER BREEN È UNA

FALSA PARTENZA...

“Diciamo che è stato un buon allenamento in vista del Monte-Carlo e del Lie-

paja”. Craig Breen conclude la sua avventura austriaca con un incolore quarto

tempo, ma cerca comunque di vedere il bicchiere mezzo pieno. Guarda avanti,

l'irlandese. Per non farsi travolgere dalla delusione e dai rimpianti, prova a pen-

sare ai due prossimi impegni con la Peugeot 208 T16. E tuttavia è chiaro che

dallo Janner si aspettava assai di più. In difficoltà già in qualifica per una scel-

ta non felice di “scarpe” che non gli ha permesso di andare oltre l'ottavo tem-

po, è caduto in uno dei mille trabocchetti intorno a Friestadt prima ancora di

vedere il primo dei diciotto controlli-stop della gara. E, ripartito grazie al Super-

Rally, neppure nella seconda giornata ha trovato il modo di mandare segnali

incoraggianti. La campagna continentale è appena iniziata, di cose ne succede-

ranno ancora tante. Ma per lui la strada verso il titolo è già in salita.

... E LEFEBVRE

NON LASCIA TRACCIA

Il Campionato d'Europa non è ne suoi programmi: il suo 2015 sarà incentrato nel

Wrc-2. Ma non serve la sfera di cristallo per sapere che dallo Janner si aspettava

molto di più. Quello che avrebbe dovuto essere un premio alla sua bella stagione

con una DS3 R3, s'è subito trasformato in un incubo. In grande difficoltà in qua-

lifica, Stéphane Lefebvre s'è trovato ad affrontare la neve austriaca subito dietro

a tal Lukas Kabacinski e ha subito pagato pegno. Innevandosi e lasciando una

manciata di minuti nella prima del le diciotto piesse in programma. La resa del

polacco con l'Impreza l'ha messo in condizione di mettere le ruote della sua DS3

R5 su strade vergini, complicandogli la vita piùdi quanto già non facesse una dota-

zione di “scarpe” non felice. Il ragazzo francese ha comunque provato a reagire e

per un po' la sua risalita verso una posizione decente in classifica è stata simile a

quella di Alexey Lukyanuk. Poi problemi vari lo hanno un po' rallentato e alla fine

il ritiro, provocato a due passi dall'arrivo dalla rottura della cinghia dei servizi.

Obiettivo numero uno: macinare il massimo di

chilometri per fare esperienza sulla neve, per pre-

parare al meglio il Monte-Carlo. Simone Tempe-

stini l'ha centrato alla grande: in coppia con Mat-

teo Chiarcossi, il figlio d'arte non ha solo tenuto

botta fin alla fine aumentando progressivamente

il ritmo. Non è riuscito a impensierire Slawomir

Ogryzek, veterano polacco con una Peugeot 208,

ma gli è stato davanti in varie occasioni e alla fine

ha chiuso al posto nella classifica dell'Erc-3. A

poco meno di quattro minuti e mezzo dal vincito-

re, ma con undici minuti e passa di vantaggio sul

terzo piazzato, Kristof Klausz. Più che incorag-

giante, per uno che compierà ventun anni il pros-

simo agosto.

TEMPESTINI

CENTRA

L’OBIETTIVO