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MONDIALE RALLY

MESSICO

LA RABBIA DI MEEKE

LA GIOIA DI OSTBERG

Il ricordo del miglior tempo realizzato nella prima prova vera del Messico non basta a con-

solarlo. Kris Meeke guarda sconsolato il bicchiere e lo vede solo vuoto: “Ho fatto – osserva

lucido – proprio quello che non dovevo fare”. Non si dà pace, il nordirlandese. Non si per-

dona l'errore che l'ha costretto a fermarsi il venerdì. “No, non ci voleva”, taglia corto. A sal-

vare il bilancio della Citroen ci ha pensato Mads Ostberg, ottimo secondo.

WEEKEND SFORTUNATO

PER BERTELLI

Una rondine non fa primavera. Non in Messico. E il secondo posto nella fascinosa ker-

messe di Guanajuato con il quale Lorenzo Bertelli e Giovanni Bernacchini avevano ini-

ziato la sfida nelle lontane americhe non ha avuto seguito. Risucchiato assai presto dalla

coda del gruppo, l'italiano con la Fiesta vuerrecì non ha evitato una delle tante trappole

del venerdì e neppure tutte quelle del sabato e della domenica. Tre giorni pieni, tre stop.

BANDIERA BIANCA

ANCHE PER TEMPESTINI

Pareva fatta. Tredicesimo assoluto e piuttoso nettamente primo in Produzione, Simone

Tempestini era a un passo da un risultato più che positivo. E invece, quando l'arrivo era

a due passi, il figlio d'arte ha dovuto alzare bandiera bianca. Colpa della rottura di un dif-

ferenziale della sua Impreza. Ma il tanto di buono resta, indelebile. E resta l'esperienza

raccolta su un fondo insidioso. Anche se il primato (e i punti) di categoria sono andati a

Max Rendina, buon tredicesimo assoluto.

Mads Ostberg