34
GP MALESIA
La curiosità
Quota r
Massimo Costa
Il tema donne in F.1 è sempre di attualità. Sempre molto caldo. Da tempo Bernie Ecclestone
spinge per avere al via di un Gran Premio una rappresentante del gentil sesso, prova a lan-
ciare messaggi, ma al momento di concretizzare, le squadre si tirano indietro. Non vogliono
rischiare e soltanto la Williams, forse perché al comando vi è Claire Williams, sta provando
con Susie Stoddart Wolff di spezzare il muro di indifferenza in un paddock molto maschili-
sta. Le donne, al di là di ruoli di addette alle pubbliche relazioni e qualche rarissima inge-
gnere, in F.1 sono assenti. E soltanto due hanno corso: Maria Teresa de Filippis e Lella
Lombardi, curiosamente due italiane. Mentre Divina Galica, Giovanna Amati e DesireéWil-
son non hannomai superato lo scoglio della qualifica. Ma Ecclestone nel weekend della Ma-
lesia si è spinto in un territorio fino ad ora mai esplorato: lanciare la proposta di creare una
categoria riservata alle quote rosa: “Sarebbe una buona idea dare loro un palcoscenico. Per
qualche ragione le donne non arrivano a gareggiare in F.1, ma non perché noi non le vo-
gliamo, anzi. Sono convinto che attirerebbero molta attenzione, molti sponsor. Dobbiamo
iniziare a fare qualcosa, creare un campionato separato magari e forse i team capiranno il
loro valore e avremo finalmente una ragazza al via in F.1. Le loro gare si potrebbero dispu-
tare prima del Gran Premio o il sabato, così avrebbero maggiore visibilità. Per il momento
è solo una idea, ma penso sarebbe meraviglioso per i weekend della F.1 avere una serie
rosa”. Ecclestone non dice con quali vetture le ragazze dovrebbero correre: monoposto
o vetture a ruote coperte? MrE è uno specialista nelle provocazioni, alcune di queste
risultano essere spesso e volentieri geniali, che hanno poi segnato la storia della F.1 e
non solo.
Ma chi sono le donne appetibili per la F.1? LaWolff ha già partecipato a test e ses-
sioni libere del venerdì nei weekend dei Gran Premi e lo farà anche questa sta-
gione in due occasioni. La moglie di TotoWolff ha i chilometri e la velocità per
provarci seriamente. Carmen Jordà è stata recentemente insignita del ruoto
di development drivers per la Lotus. La ragazza spagnola difficilmente salirà
sulla E23 nel corso del campionato, e a dire la verità quando ha corso in GP3
e F.3 non ha mai lasciato tracce. Beitske Visser è con Tatiana Calderon una
delle pochissime ragazze in Europa a correre nelle formule a livello internazio-
nale. La bionda olandese è impegnata in World Series Renault 3.5 col team
AVF e sta ottenendo risultati notevoli mentre la colombiana è tra i protagonisti
della F.3 europea. Abbiamo poi sempre Danica Patrick, gettonatissima in USA e
impegnata nella Nascar dopo le ottime stagioni vissute in Indycar. In Italia troneg-
gia Michela Cerruti, che con le monoposto ha dimostrato di saperci fare lo scorso anno in
Auto GP. La Svizzera presenta Simona De Silvestro, grande protagonista in Indycar, cate-
goria che aveva visto all’opera l’inglese Pippa Mann (nel 2014 al via della sola 500 Miglia di
Indianapolis). In Giappone, Super GT 300, c’è Cindy Allemann, che dalle nostre parti era ar-
rivata fino alla F.3 europea con discreti risultati mentre Rahel Frey, brillante in F.Renault 2.0
e F.Masters, ha poi corso nel DTM, con le Gran Turismo e nell’Audi R8 LMS Cup. Un’altra
ragazza veloce è Katherine Legge, ex Champ Car e DTM, vista in qualche occasione nella
Formula E. La venezuelana Samin Gomez dopo GP3 ha corso in Auto GP, la italiana Vicky
Piria ha corso in F.3, GP3 e nella serie americana Pro Mazda. Alice Powell, già in F.3 e GP3,
ha vinto nel 2014 la F.Renault Asia. Probabilmente ne stiamo tralasciando altre, ma l’elenco
come vedete, sarebbe numeroso interessante per creare una serie in rosa.
Ecclestone ha lanciato una provocazione
interessante: creare una serie dedicata alle donne
da disputarsi nei weekend dei Gran Premi. Una cosa
è certa, non mancherebbero le iscrizioni