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FORMULA E
Gara a Long Beach
Massimo Costa
Sulla tribunetta VIP, Leonardo Di Caprio che sorseggia da un ca-
lice del vino bianco (immaginiamo di alta qualità) mentre è intento
a parlare con Adrien Brody. Il quale a momenti faceva ritardare la
partenza della gara per una intervista sempre lunga concessa sullo
schieramento. Non troppo lontano, la meravigliosa Irina Shayk in
completo bianco che si aggirava un po’ ovunque curiosa come
non mai e salita sul podio per premiare il secondo classificato Jean-
Eric Vergne, non rimasto insensibile al bacio sulla guancia ricevuto
dalla modella russa. Stiamo parlando di una gara di F.1? Assolu-
tamente no, ma della tappa della Formula E a Long Beach, non di-
stante da Los Angeles. Gli organizzatori della serie per monoposto
a motore elettrico non si sono fatti mancare niente per la gara ca-
liforniana, una botta di vita notevole per una serie che non è il top
del motorsport. E che a Long Beach ha proposto il sesto vincitore
diverso su sei gare. Questa volta è toccato a Nelson Piquet del
team China. Un vero dominio quello del brasiliano che ha festeg-
giato nel migliore dei modi i 25 anni della prima vittoria in F.1 del
padre, avvenuta proprio a Long Beach nel 1980. Piquet jr ha vinto
in partenza quando alla prima staccata ha superato Nicolas Prost
e Daniel Abt, salito in pole dopo la penalità inflitta a Sebastien
Buemi al termine della qualifica. Tutto facile quindi per Piquet che
ha saggiamente controllato ogni giro, ogni metro della corsa con-
tenendo nel finale il tentativo di Vergne di raggiungerlo. Il brasi-
liano si è portato al secondo posto in classifica ad appena un punto
dal leader e connazionale Lucas Di Grassi, terzo all’arrivo al ter-
mine della solita gara saggia cui ci ha abituati il pilota del team
Audi Abt. Bello il recupero di Buemi, quarto, e di Bruno Senna,
quinto dopo essere scattato dalla sesta fila. Prost che si era pre-
sentato a Long Beach da primo in campionato, si è dovuto fare da
parte dopo una prima parte di gara piuttosto anonima e un drive
through per manovra scorretta nei confronti di Jerome D’Ambro-
sio, sesto all’arrivo. Prost ha chiuso solo quattordicesimo, ma ha
preso due punti grazie al giro più veloce.