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WEC
Gara a Silvertstone
Porsche vicina al colpo
Toyota terza forza
La prima gara del campionato ha proposto i tre grandi costrut-
tori quasi sullo stesso livello. Forse un po’ in ritardo è parsa la
Toyota che non ha granché modificato, dal punto di vista ae-
rodinamico, la TS040 a differenza del lavoro svolto da Audi e
Porsche. Toyota è stata la grande dominatrice del campionato
2014, pur avendo perso la gara più importante di Le Mans,
mentre Audi e Porsche avevano sofferto non poco. Ora la situa-
zione sembra essersi ribaltata. La Porsche ha dominato la ses-
sione di qualifica del sabato, monopolizzando la prima fila, che
si sa nelle gare endurance non ha comunque molto significato.
E per questo Audi e Toyota si erano in un certo senso nasco-
ste impiegando accumulatori di carica usati. E difatti, in gara la
differenza si è subita vista con le Porsche costantemente sotto
minaccia dell’Audi finché proprio la R18 guidata sapientemente
nel finale da Marcel Fassler (abitacolo diviso con Andre Lotte-
rer e Benoit Treluyer) non ha avuto la meglio sulla 919 di Neel
Jani (suoi compagni Romain Dumas e Marc Lieb). Inizialmente,
Mark Webber, scattato dalla pole ottenuta grazie soprattutto
a Brendon Hartley, aveva condotto molto bene la gara finché
non è stato tradito dalla trasmissione dopo neanche due ore.
La Toyota non è mai stata troppo distante, ha duellato con le
Audi, alla fine è giunta terza e quarta, unica a portare le due
LMP1 in posizioni consistenti. La seconda Audi ha perso ter-
reno per un errore di Lucas Di Grassi.
Ferrari travolgente
con Bruni-Vilander
Per quanto riguarda la classe GTE, la Ferrari ha portato a casa
una vittoria che pareva impossibile dopo la qualifica, dominata
da tre Aston Martin. Ma durante la 6 Ore invece, grazie anche
ad un azzardo dei responsabili tecnici di AF Corse che hanno
modificato sostanzialmente il set-up, le 458 hanno piano piano
cominciato ad alzare la voce. Le Aston Martin, costrette ad un
pit-stop in più sono presto svanite e la solita coppia Bruni-Vi-
lander ha fatto la differenza guadagnando presto la vetta e ve-
nendo impensieriri, con grande sorpresa, dai compagni di
squadra Rigon-Calado, ma così competitivi. Anzi, a un certo
punto Calado aveva anche preso il comando delle operazioni,
ma sono poi arrivati gli ordini di scuderia di non suonarsele
troppo perché la Porsche del team Manthey dei veloci Lietz-
Christensen era poco dietro. Insomma, un inizio scoppiettante
per la Ferrari e la AF Corse che non può che far pensare bene
per il resto del campionato in attesa dell’arrivo del nuovo mo-
dello 488 che inizierà lo sviluppo con l’inizio dell’estate.
La Ligier del team G-Drive
vincitrice in LMP2