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TCR Series
Gare a Shanghai
Morbidelli punto
di forza Honda
Sarà mancato qualche pezzo, ma (ci scusino gli assenti) nes-
suno in pista se ne è accorto visto che lo spettacolo non è man-
cato ed in gara due è stato persino sopraffino. Quattro gare
disputate tra Sepang e Shanghai e quattro vincitori diversi con
due costruttori a spartirsi il podio. Chi se ne va dalla Cina sod-
disfatto è Gianni Morbidelli che approderà in Europa da lea-
der del campionato. Ovviamente il pesarese ha dei rimpianti
visto che è stato ad un passo dal fine settimana perfetto. Dopo
la pole e la indiscutibile vittoria in gara uno, ha visto sfumare
una vittoria certa nella seconda frazione per uno spegnimento
improvviso del suo motore. Un rallentamento costato due po-
sizioni. Peccato. La Honda però, ha dimostrato delle ottime
qualità e sul circuito di Shanghai era sicuramente la vettura più
forte del lotto. Un bene per il campionato che se non altro non
vive di sole Seat Léon. Le vetture costruite dalla Jas hanno mo-
strato una grande velocità di punta rispetto alle Léon, mentre
forse pagano ancora qualcosa in termini di maneggevolezza.
Ma la Civic è giovane, ha pochi chilometri alle sue spalle e se
verrà sviluppata ulteriormente diventerà una vettura in grado
di togliersi molte soddisfazioni su tutti i circuiti. Non solo quelli
che offrono lunghi rettifili. Morbidelli poi, è una certezza. Non
appena se ne presenta l’occasione la azzanna e porta a casa il
massimo risultato. Non lo si scopre oggi. Lo ha già fatto in altre
categorie e anche lo scorso anno nel WTCC, quando battere le
Citroen sembrava realmente un’impresa impossibile. Per lui
parla una carriera pazzesca che lo ha visto vincere con ogni ge-
nere di macchina.
Il tocco di classe
arriva da Belicchi
Un po’ come Andrea Belicchi. Uscito a sorpresa dai piani della
Rebellion nel WEC, Andrea si è preso la sua rivincita a Shanghai
con una vittoria arrivata al termine di una gara molto combattuta.
Scendere da un prototipo che è una vera e propria monoposto
travestita con tanto carico aerodinamico e potenze assolute e sa-
lire su una macchina che di carico non ne ha e che offre tutt’altra
cavalleria e in più con la trazione anteriore, non deve essere stato
facile. Bisogna capirla e adattare lo stile di guida, affrontando
curve e frenate in tutt’altro modo. Un pilota impiega del tempo.
Il cavallo di razza invece, si adatta subito. E così dopo buone pre-
stazioni a Sepang, in Cina è arrivata questa vittoria che conferma
Andrea fra quei piloti capaci di vincere con ogni genere di mezzo
Comini in lotta con
Morbidelli in gara 2
Belicchi all'interno di Oriola vincerà
gara 2