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GP2
Gare ad Al Shakir
Un uomo
in fuga
Massimo Costa
Photo 4
Formula Vandoorne? Limitandoci ad osservare quel che è accaduto nella prima prova del
campionato GP2 ad Al Sakhir, non ci sbagliamo di molto. Il belga del team ART e del pro-
gramma Junior McLaren è stato devastante in Bahrain. Pole, vittoria spettacolare in gara 1,
rimonta da urlo nella corsa sprint e secondo posto incassato. Cosa si può volere di più da
Vandoorne? Vice campione 2014, il ragazzo che aveva trovato il sostegno della Federazione
belga nei suoi primi passi fondamentali in monoposto ha tutta l’aria di chi vuol togliersi di
dosso l’etichetta di abbonato al ruolo di vice campione nella stagione del debutto: lo era stato
nel 2013 nella Renault 3.5, battuto da Kevin Magnussen, lo è stato lo scorso anno, sconfitto
da Jolyon Palmer. Da notare però, che Vandoorne al secondo anno non sbaglia l’obiettivo,
come gli era capitato nella Eurocup F.Renault quando nel 2012 si è assicurato il titolo scon-
figgendo in un drammatico ed epico finale a Barcellona Daniil Kvyat. D’accordo, il campionato
è lungo e insidioso, le variabili in gioco sono tante e a volte anche incomprensibili, ma il Van-
doorne visto lo scorso weekend appare decisamente maturato rispetto allo scorso anno.
Vandoorne del team
ART è stato
semplicemente
spettacolare
conquistando la
prima corsa
nonostante una
strategia azzardata e
cogliendo il secondo
posto nella prova
sprint. Lui era il
favorito della vigilia
e lui si è confermato
come il pilota da
battere