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MOTO GP
Gara a Jerez
E venne
il giorno
di Lorenzo
Dopo un avvio di 2015 problematico, fra guai e tormenti
“esistenziali”, Jorge sull'asfalto di Jerez è stato l'autentico
dominatore del weekend. Ha preceduto Marquez, ancora dolorante
alla mano, e Rossi, che con il podio n.2000 mantiene
il primato in classifica. Il mondiale per ora è apertissimo
Stefano Semeraro
Un Mondiale equilibrato, magari per ora non ancora incandescente, ma ne quale
ad ogni tappa si aggiunge un protagonista. Dopo Marc Marquez, il trionfatore
delle ultime edizioni, Valentino Rossi, vincitore di due gare su quattro e leader del
mondiale, e la Ducati, grande novità dell'anno, a Jerez si è rivisto ad altissimi li-
velli Jorge Lorenzo.
Lo spagnolo ha firmato un weekend perfetto: pole, vittoria e giro veloce, proprio
come ai bei tempi. Nelle prime gare della stagione era sembrato lontano da se
stesso, in crisi, tormentato dai dubbi. «Stavolta però non sono stato troppo a
pensarci – ha raccontato Porfuera – ho seguito solo l'istinto». E ha fatto bene:
partenza super, bye bye alla concorrenza appena dopo sei giri. E allo show, va
detto, perché sull'asfalto di Jerez l'assolo di Lorenzo ha addormentato un po'
tutta la gara. Dietro a lui Marquez, ancora un po' infastidito dalla frattura al mi-
gnolo, terzo Rossi che ha così festeggiato il 200esimo podio in carriera. «Tutti gli
sportivi attraversano dei momenti difficili», ha sorriso Jorge. «Sapevo però che
prima o poi anche il mio sarebbe finito, che sia successo qui a Jerez è ancora più
bello. La moto era perfetta, mi ha consentito di tenere un ritmo impressionante.
In Qatar avevo avuto problemi con il casco, in Texas con la gomma, qui è andato
tutto bene. Non potevo proprio rimanere ancora fuori dal podio»..