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MOTO GP

Gara a Jerez

Un mondiale

equilibrato

Un Mondiale equilibrato, magari per ora non ancora incande-

scente, ma ne quale ad ogni tappa si aggiunge un protagoni-

sta. Dopo Marc Marquez, il trionfatore delle ultime edizioni,

Valentino Rossi, vincitore di due gare su quattro e leader del

mondiale, e la Ducati, grande novità dell'anno, a Jerez si è ri-

visto ad altissimi livelli Jorge Lorenzo.

Lo spagnolo ha firmato un weekend perfetto: pole, vittoria e

giro veloce, proprio come ai bei tempi. Nelle prime gare della

stagione era sembrato lontano da se stesso, in crisi, tormen-

tato dai dubbi. «Stavolta però non sono stato troppo a pen-

sarci – ha raccontato Porfuera – ho seguito solo l'istinto». E ha

fatto bene: partenza super, bye bye alla concorrenza appena

dopo sei giri. E allo show, va detto, perché sull'asfalto di Jerez

l'assolo di Lorenzo ha addormentato un po' tutta la gara. Die-

tro a lui Marquez, ancora un po' infastidito dalla frattura al mi-

gnolo, terzo Rossi che ha così festeggiato il 200esimo podio in

carriera. «Tutti gli sportivi attraversano dei momenti difficili»,

ha sorriso Jorge. «Sapevo però che prima o poi anche il mio sa-

rebbe finito, che sia successo qui a Jerez è ancora più bello. La

moto era perfetta, mi ha consentito di tenere un ritmo impres-

sionante. In Qatar avevo avuto problemi con il casco, in Texas

con la gomma, qui è andato tutto bene. Non potevo proprio ri-

manere ancora fuori dal podio».

Marc Marquez

davanti a Rossi