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La verità,
per favore,
sulle corse
Alonso non ha riti o scaramanzie strane prima
di un Gp, il suo frigo è quasi sempre vuoto
ma non può fare a meno di Twitter per
connettersi al mondo. La sua pista dei sogni
è Suzuka, ma da appassionato andrebbe a
Monza e Montecarlo, il suo compagno di gara
deve avere senso dell'umorismo e guai
al team principal che prova a ingannarlo
Quali sono gli elementi essenziali della
sua routine prima di una gara?
«Probabilmente deluderò qualcuno di-
cendo che non faccio nulla di strano!
Arrivo al circuito molto presto, circa tre
ore, tre ore e mezzo prima della gara.
Poi ci sono i meeting con gli ingegneri
per stabilire le strategie e definire il nu-
mero delle soste, eccetera. Dopo di
che vado alla sfilata dei piloti per salu-
tare i fan lungo la pista. Quando rien-
tro ho 30 minuti tutti per me. Chiamo
la famiglia, gli amici, la mia fidanzata e
li aggiorno. Quindi salgo in macchina.
Una procedura molto standard. Niente
di divertente».
Quali sono gli ingredienti necessari per
una bella serata?
«Stare con i miei amici. Non dover la-
vorare il giorno dopo, e non dovermi
alzare presto. Poi dipende dalle “vibra-
zioni” che trasmette la serata».
Quali sono gli oggetti indispensabili da
tenere nella stanza d'albergo o nel mo-
torhome nei weekend di gara?
«Niente di speciale. Mettiamola così:
sono molto puntuale, quindi ho la
stanza piena di fogli con gli orari, pre-
cisi al minuto, di ogni impegno del mio
programma per il weekend. E spunto
davvero tutto quello che faccio. E una
specie di conto alla rovescia per la
gara».
Cosa non deve mancare nel frigori-
fero?
«Considerato che viaggio tanto –
anche tre, quattro settimane di fila – il
mio frigo si svuota l'ultimo giorno che
sono a casa e tutto quello che rimane
finisce nella spazzatura. Quando rien-
tro tutto ricomincia da capo: fare la
spesa, consumare, ripartire...».
Quali sono le doti fondamentali di un
buon compagno di squadra?
«Deve essere veloce, leale verso il
team e con un buon senso dell'umori-
smo. Ci passi sempre un sacco di
tempo insieme, inevitabilmente ci