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DTM - WTCC
Il caso
Jacopo Rubino
Non ci sono più dubbi. Il WTCC desidera svecchiarsi, toglien-
dosi di dosso l'etichetta, fastidiosa, di cimitero degli elefanti. A
volerlo soprattutto il suo leader, François Ribeiro, che ha già
manifestato le proprie intenzioni a viso aperto. E sta facendo
di tutto per renderle concrete
Ribeiro si muove
in prima persona
L'erede di Marcello Lotti, alla faccia dell'imparzialità, di recente
e come riportato da questo Magazine si è speso in prima per-
sona nel portare in Lada gli olandesi Jaap Van Lagen e Nicky
Catsburg, con Mikhail Kozlovskiy e James Thompson silurati
per scarso rendimento. “Non è sufficiente essere russi o avere
vent'anni di corse alle spalle per tenersi il posto”, ha commen-
tato il manager francese. Una manovra simile propizierà lo
sbarco di Nestor Girolami, 26enne star del Super TC2000 ar-
gentino che, mancato l'accordo per guidare una Vesta, in Slo-
vacchia e Portogallo sarà sulla Honda del team Nika. Intanto,
Rickard Rydell dovrà sedersi in panchina.
Porte aperte
ai giovani di valore
Varate le vetture TC1, l'obiettivo diventa il ricambio genera-
zionale sulla griglia. La convinzione è che, così facendo, au-
menti in parallelo la qualità. “Il livello tecnico e sportivo sta
salendo in fretta. Le macchine sono sempre più veloci, i piloti
più anziani non riescono a seguirne i progressi. Penso che
gente come Girolami sia il futuro del WTCC”, aveva senten-
ziato a maggio l'uomo di Eurosport, incontrando i media in Un-
gheria. L'idea è di attingere inoltre al bacino delle competizioni
per monoposto. “Prendete qualcuno dalla F.3, dalla GP2 o
dalla Renault 3.5, e mettetelo su una TC1. In due o tre wee-
kend sarà competitivo. Questo processo è già iniziato. Guar-
date le difficoltà di Yvan Muller sin dall'arrivo di Jose Maria
Lopez".
Il DTM come paragone
oltre i numeri
L'età media nel parterre del WTCC, oggi, sfiora i 35 anni. Non
pochissimi in effetti, ma la percezione è accentuata dal limitato
ricambio al vertice, Lopez escluso. Il termine di paragone più
ovvio è il DTM: in fondo anche la serie tedesca, un tempo, era
considerata un "buen retiro" per veterani. Basti pensare ai nu-
merosi ex F.1 passati nel DTM tra gli anni Novanta e inizio Due-
mila. Ultimamente la tendenza si è però invertita, e sono stati
soprattutto nomi di prospettiva ad essere arruolati. Insieme al
nostro Edoardo Mortara, ne è capofila Marco Wittmann, classe
1989 e campione 2014 con BMW. La diversa composizione ana-
grafica di WTCC e DTM è da ricercarsi in cause che potremmo
definire strutturali. Partiamo dalle auto: i bolidi teutonici sono
catalogati ancora come "touring car", in realtà sono veri pro-
totipi. Motivo per cui fanno gola anche a chi è nel pieno della
vita agonistica, assieme al massiccio coinvolgimento delle Case
che pagano i loro piloti. Il salto di Paul Di Resta dal DTM alla F1
Pascal Wehrlein
il più giovane pilota in gara
nel DTM con i suoi
vent’anni e otto mesi