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«Ero a cinque metri da Kimi quando ha iniziato a sbandare, io
non l'ho toccato, poi a perso la macchina mentre io lo stavo
passando a sinistra». In compenso gli è praticamente entrato
nel cockpit (e qualche buontempone ha subito commentato
che ormai Alonso è disposto a tutto pur di salire su una Fer-
rari...). «Ho avuto un patinamento strano delle gomme in un
punto strano, e il risultato è questo», ha tagliato corto il di-
retto interessato. Il problema è che Kimi è recidivo. In Ca-
nada si era girato in curva appena uscito dal cambio gomme,
possibile capiti sempre a lui?
Arrivabene
gelido con Kimi
Gelido questa volta Arrivabene: «parlando con Kimi non penso
sia stato un problema di elettronica, e non credo neppure
Alonso abbia colpe. Se Raikkonen sarà confermato o no? Non
prendo io certe decisioni, spettano al presidente Marchionne.
C'è una scadenza prevista dal contratto, ma non siamo nean-
che a metà stagione, è presto per parlarne». Certo che il fa-
moso attacco a due punte ormai è svaporato, Raikkonen ha 72
punti contro i 120 di Vettel, sembra in rotta con il team e i suoi
commenti scatologici paiono non aver entusiasmato i piani alti
di Maranello. Non una situazione che può piacere alla Ferrari,
i cui problemi peraltro non finiscono con il rendimento di Kimi.
Dopo l'euforia dei primi GP, la ventata di entusiasmo portata
da Vettel e dalla sua insperata vittoria in Malesia, la Rossa si ri-
trova ora a lottare non con la Mercedes, che dà persino l'im-
pressione di camuffare la propria superiorità per non strafare,
ma con la Williams di Massa e Bottas. Per ora Vettel è il bal-
samo sulle ferite, con il suo sorriso biondo ed entusiasta, con
le sue prestazioni comunque da applauso. Meglio non pensare
che anche Alonso, agli inizi, si sentiva parte trainante del team
e davanti agli errori e alle sventure commentava: 'sono le gare,
sono cose che capitano...'.