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L'ORDINE DI ARRIVO

SABATO18 LUGLIO2015

1. Fontana-Arena (Hyundai i20 Wrc) in 1.29’08

2

2. A.Re-Ciucci (Citroen DS3 Wrc) a 20

9

3. Colombini-Zanella (Ford Fiesta Wrc) a 36

6

4. Michelini-Perna (Citroen DS3 R5) a 1’35

2

5. Dal Ponte-Bizzarrini (Ford Fiesta Wrc) a 2’03

0

6. Paccagnella-Bozzo (Ford Focus Wrc) a 2’33

1

7. Di Cosimo-Francescucci (Ford Focus Wrc) a 2’33

1

8. Mella-D’Amore (Ford Fiesta Wrc) a 4’24

3

9. Chentre-Florean (Mitsubishi Lancer Evo X) a 4’31

5

10. Cogni-Pollicino (Peugeot 207 S2000) a 5’28

6

Il campionato

Piloti: 1.Fontana punti 221; 2.Michelini 164; 3.Cogni 135; 4.Di Cosimo

127;5.Mella 121; 6.A.Re 114; 7.Freguglia 109; 8.F.Re 105; 9.Gasperetti

100; 10.Strata 98.

La delusione di Zanella

per la vittoria mancata

“Erano diversi anni che nessuno mi cercava per offrirmi la

possibilità di occupare il sediolo di destra di una top car in

una gara non per auto storiche...”. Il Casentino è appena fi-

nito e Flavio Zanella sospira. Ha gli occhi lucidi, il veterano

trevigiano. Aver solo sfiorato la vittoria non gli permette di

godersi un risultato peraltro da mettere in cornice: “Sì, se

l'altra settimana mi avessero detto che alla fine mi sarei ri-

trovato sul podio insieme a Denis Colombini, ci avrei messo

la firma. Ma così...”. Il sammarinese al quale ha dettato il

ritmo nell'aretino prova a consolarlo, ma farlo non è facile.

Non a botta calda. E non avrebbe senso ricordargli che le

gare sono fatte così, a volte vanno bene e a volte meno

bene: ne ha viste troppe, in carriera, per non saperlo. Gli è

difficile da digerire, il finale: “Perdere così...”.

Sarrazin un ritiro

da ambasciatore

Il suo gioco è durato poco. Troppo poco. Più veloce

di tutti nel toboga cittadino che aveva aperto le

danze, Stéphane Sarrazin aveva dovuto mollare il pal-

lino già nella prima prova vera del Casentino. Per una

foratura: qualche balbettio della Fiesta della First lo

aveva distratto e, deconcentrato, aveva incocciato

qualcosa. Ma, pur perso nei bassifondi, contava di ri-

farsi nel tanto che ancora restava. E invece la sua gara

è finita definitivamente subito dopo, quando è stato

chiaro che il problema dipendeva dall'alternatore.

Messi da parte i legittimi sogni di gloria e costretto a

rinunciare anche a macinare chilometri sulle strade ca-

tramate in vista del Tour de Corse, il campione tran-

salpino non ha potuto fare altro che fare i bagagli.

Non prima, però, di aver ringraziato ancora una volta

la gente del Casentino per la splendida accoglienza ri-

servatagli e gli organizzatori per avere approntato

una gran bella gara. Tornerà, forse. In ogni caso sarà

un convinto ambasciatore itinerante di un rally (e di

una serie) che profuma di buono.

Stéphane

Zanella