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Renault

non si

decide

Trascorrono le settimane, ma i vertici della Casa francese

ancora sembrano in alto mare per quanto riguarda l’ingresso

a tempo pieno nel mondiale. Rimane aperta la trattativa

con la Lotus, ma a Spa c’è stato un meeting con Mallya

della Force India e si stanno valutando altre soluzioni

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GP BELGIO

Il futuro

Massimo Costa

Renault sfoglia la margherita. E intanto le settimane trascorrono… Cosa

vuol fare da grande la Renault? E’ ormai certo che la Casa francese in-

tende entrare direttamente in F.1, come costruttore completo di telaio e

motore. Ed è anche certo che non vi è più un futuro con la Red Bull dopo

gli stracci volati nel 2014 e nel 2015. L’accordo di fornitura delle power unit

Renault alla Red Bull terminerà alla fine del 2016, ma si potrebbe anche tro-

vare una soluzione per chiudere il rapporto già a dicembre di quest’anno

se il team di Dietrich Mateschitz raggiungerà un punto di incontro con la

Mercedes. O anche con la Ferrari. Le critiche che hanno travolto Renault

da parte di Red Bull hanno convinto il presidente Carlos Ghosn a tornare

in F.1 con una propria squadra e da mesi si parla della possibilità di ripren-

dersi la base di Estone ora occupata dalla Lotus di Gerald Lopez. Sem-

brava quasi fatta, ma a Spa un uomo del management Renault e Alain

Prost, che pienamente coinvolto nelle attività sportive di Renault, il sabato

sera pre Gran Premio hanno avuto un meeting con Vijay Mallya della Force

India, come rivela Autosport. Renault ha voluto sondare la disponibilità

della Force India con base a Silverstone (di proprietà oltre che di Mallya

anche della famiglia olandese Mol e del gruppo Sahara) nel cedere loro

delle quote della squadra. Sono state proposte varie soluzioni e Mallya ha

preso tempo confermando anche che vi è una trattativa in corso con Lotus,

ma anche con ulteriori team e uno di questi potrebbe essere la Toro Rosso

come già era stato accennato, o anche la Manor. Tutto però, pare in alto

mare e considerando che il mese di settembre è alle porte e che una mo-

noposto di F.1 non si progetta in due giorni, viene da chiedersi cosa stia

aspettando Renault per prendere la decisione finale.